@ - La Coalizione internazionale consegna a Kiev i primi kit per lo sminamento
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il segretario generale della NATO Mark Rutte intervengono a una conferenza stampa congiunta dopo un incontro presso la Cancelleria di Berlino, con la storica torre televisiva visibile dalla finestra, il 4 novembre 2024
I rappresentanti della Coalizione internazionale per lo sminamento dell'Ucraina, guidata dalla Lituania e dell'Islanda, hanno consegnato ieri al ministero della Difesa ucraino le prime attrezzature per lo sminamento acquistate, tra cui alcuni Suv e rilevatori di mine. Lo ha annunciato un comunicato stampa pubblicato oggi dal ministero della Difesa di Vilnius.
"L'attrezzatura consegnata all'Ucraina è molto più di un semplice kit di strumenti. Simboleggia il nostro incrollabile sostegno all'Ucraina", ha affermato il ministro della Difesa lituano, Laurynas Kasciunas. "Ma questo è solamente il primo passo. Dobbiamo continuare a mettere in comune le risorse e l'esperienza, investire nella formazione e nella tecnologia e rafforzare le capacità militari dell'Ucraina".
Kiev accusa Mosca di uccisione prigionieri guerra
L'Ucraina sta indagando sulla presunta esecuzione di sei dei suoi soldati che erano stati catturati nella parte orientale del Paese, nell'area in cui le forze russe stanno avanzando. Secondo la procura ucraina, tre dei soldati sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco il 23 ottobre dopo essere stati fatti prigionieri "durante un'offensiva sulla città di Selydove'". L'esercito russo avrebbe poi annunciato la conquista della citta' il successivo 29 ottobre. Altri tre soldati ucraini catturati sono stati giustiziati il 1/mo novembre "durante un assalto alle fortificazioni nel settore di Pokrovsk", un importante nodo logistico al quale i russi si stanno avvicinando da settimane, ha dichiarato la stessa Procura su Telegram.
Alla fine di ottobre le autorita' ucraine hanno affermato di essere in possesso di informazioni sulle esecuzioni di piu' di un centinaio di prigionieri di guerra da parte di soldati russi, nella maggior parte dei casi avvenute di recente. Ucraina e Russia si sono ripetutamente accusate a vicenda di aver ucciso prigionieri di guerra dall'inizio dell'invasione russa lanciata nel febbraio 2022. L'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani afferma di aver "documentato numerose violazioni del diritto umanitario internazionale contro i prigionieri di guerra, compresi casi di esecuzioni sommarie di prigionieri di guerra russi e ucraini".
Estonia: “Ue agisca per far crescere l'industria bellica”
"Abbiamo bisogno di azioni congiunte per far decollare l'industria europea della difesa e colmare le lacune che ancora caratterizzano il sistema europeo della difesa". Lo ha detto il primo ministro estone, Kristen Michal, durante il discorso annuale sulle politiche europee del governo pronunciato oggi davanti al Parlamento estone.
Nel suo intervento, Michal ha ribadito la necessità di emettere obbligazioni europee per sostenere la difesa comune, migliorare le possibilità di accesso ai finanziamenti per le imprese impegnate nel settore dell'industria bellica e implementare il supporto della Banca europea per gli investimenti ai progetti relativi al campo della difesa.
Il primo ministro ha inoltre ricordato la necessità di garantire un continuo sostegno militare all'Ucraina e garantire il processo di integrazione europea di Kiev. "Il piano di vittoria presentato dal presidente Volodymyr Zelensky presenta tutti gli elementi necessari perché Kiev raggiunga la vittoria", ha detto Michal sottolineando che la vittoria di Kiev costituisce la precondizione perché l'Ucraina possa entrate quanto prima nell'Ue.
Cremlino: “In Moldova le potenze occidentali vogliono dividere la società”
Secondo la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, la Moldova sarebbe vittima di tentativi da parte delle grandi potenze occidentali di dividere la sua società, a maggior ragione dopo le scorse elezioni presidenziali, in cui è stata rieletta Maia Sandu contro il rivale filorusso Alexandr Stoianoglo.
Sebbene la campagna elettorale sia terminata, ''le complicazioni'' in Moldavia persistono, soprattutto per la società del Paese, vittima di una ''divisione imposta e dell'antagonismo scatenato delle persone che vivono'' nella nazione europea, ha dichiarato la portavoce da Sochi, secondo l'agenzia di stampa russa Tass. Zakharova ha ribadito che nonostante le accuse ''assolutamente mostruose e inimmaginabili'' mosse da Sandu a proposito di presunte interferenze russe, il Cremlino è impegnato a mantenere relazioni ''amichevoli'' con la Moldavia.
''Nonostante le dichiarazioni assolutamente mostruose e inimmaginabili di Sandu e di tutto il suo regime, di tutti coloro che dall'Occidente le hanno dato soldi, l'hanno finanziata e l'hanno spinta nelle sue politiche (...) siamo sempre stati aperti a una partnership amichevole e reciprocamente rispettosa, a relazioni più strette con i cittadini della Moldavia'', ha dichiarato.
Italiano morto in Ucraina, funerali entro lunedì
Si svolgeranno sabato prossimo, o comunque entro lunedì a San Benedetto del Tronto i funerali di Massimiliano Galletti, il soccorritore 59enne colpito da una granata e morto dopo un mese di ospedale in Ucraina. Lo ha spiegato all'ANSA Gheri Merlonghi, il titolare del Centro del funerale, impresa funebre milanese che si occupa anche di rimpatrio ed espatrio di salme (come quelle degli 007 israeliani morti sul lago Maggiore), e che si è incaricata del caso di Galletti. "Venerdì mattina avremo la certezza se saranno sabato o lunedì".
Kiev: due morti in un attacco russo sulla regione di Kharkiv
Due persone sono state uccise a seguito del bombardamento russo del villaggio di Hlushkivka, nella regione di Kharkiv. Lo riferisce l'amministrazione militare dell'oblast citata da Ukrinform. "Verso le 14:00, gli occupanti hanno bombardato il villaggio di Hlushkivka, distretto di Kupiansk. Il bombardamento ha ucciso due persone. Un uomo e una donna di 48 anni", si legge nel post.
Kiev conferma il primo scontro con le truppe nordcoreane nel Kursk
Il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, ha confermato il primo scontro su piccola scala con le truppe nordcoreane sul fronte di Kursk in Russia. Lo riporta la Pravda ucraina, che cita un'intervista dello stesso ministro.
Umerov ha confermato che le truppe ucraine hanno avuto il loro primo scontro con quelle nordcoreane, ma ha affermato che si e' trattato di uno scontro di piccole dimensioni e che le truppe della Corea del Nord avranno bisogno di piu' tempo per schierarsi completamente sul fronte di Kursk.
Umerov ha detto che si e' trattato di una "piccola scaramuccia".
Filorussi: coppia di civili uccisi da drone ucraino in Lugansk
Due civili, marito e moglie, sono stati uccisi da un drone lanciato dalle forze ucraine nella regione di Lugansk, nell'est dell'Ucraina, quasi interamente occupata dalle truppe russe. Lo ha reso noto il governo della autoproclamata repubblica filorussa di Lugansk, citato dall'agenzia Interfax. Il velivolo senza pilota ha colpito l'auto sulla quale viaggiava la coppia nella località di Privolye, precisano le fonti.
Lavrov: “Mosca risponderebbe ad aggressione Nato con qualsiasi mezzo”
La Russia userebbe tutti i mezzi possibili in risposta a una potenziale aggressione della Nato. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in dichiarazioni riportate dall'agenzia di stampa Ria. "Nessuno sarà al sicuro, né quelli oltre l'Atlantico, né quelli oltre la Manica", ha detto Lavrov in un'intervista.
Nato, Rutte: più spesa per rafforzare la nostra difesa
"Rafforzare la nostra difesa è la priorità dell'Alleanza. Per questo stiamo producendo più navi, mezzi e proiettili anche per sostenere l'Ucraina", ha detto il segretario Generale della Nato Mark Rutte dopo l'incontro con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "Ringrazio per gli 8,2 miliardi di spesa annunciati dal vosto paese. Dobbiamo raggiungere il 2% del Pil".
Nato, Meloni: da invasione Ucraina effetto domino per nuove crisi
"Siamo in un tempo molto complesso, tutto viene messo in discussione, la ferita inferta alle regole internazionali dall'invasione dell'Ucraina ha creato effetti destabilizzanti molto oltre i confini" di quel conflitto e, "come un domino, apre nuovi scenari di crisi". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni alla stampa insieme al segretario generale della Nato Mark Rutte.
“Con la Nato obiettivo comune pace giusta in Ucraina”
"Al centro del colloquio" c'è stato "il sostegno degli alleati alla legittima difesa dell'Ucraina", "l'obiettivo comune rimane costruire le migliori condizione possibili per una pace giusta" e "il ruolo di coordinamento che la Nato può esercitare e deve esercitare a questo punto di vista per aiutare l'Ucraina a guardare avanti", ha poi aggiunto Meloni nelle dichiarazioni congiunte al termine dell'incontro. "L'Italia da questo punto di vista ha sempre fatto la propria parte, siamo arrivati al nuovo pacchetto di aiuti militari concentrandoci come sempre in particolare sui sistemi di difesa antiaerea che significa soprattutto difendere la popolazione civile, questo al netto del sostegno che l'Italia continua a dare a 360 gradi dal punto di vista umanitario fino alla ricostruzione".
Ucraina, G7: gravi preoccupazioni per soldati Nord Corea in Russia
I ministri degli Esteri di Australia, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Corea del Sud, Nuova Zelanda, Regno Unito, Stati Uniti e l’Alto rappresentante dell’Unione europea hanno espresso "gravi preoccupazioni in merito allo spiegamento di truppe" della Corea del Nord "in Russia, per il potenziale utilizzo sul campo di battaglia contro l’Ucraina". È quanto si legge in una dichiarazione dei titolari degli Esteri del G7, più Australia, Nuova Zelanda, Corea del Sud e Ue, pubblicata sul sito della Farnesina. "Diverse migliaia di truppe della RPDC sono state dispiegate in Russia. Il sostegno diretto della RPDC alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, oltre a dimostrare gli sforzi disperati della Russia per compensare le sue perdite, segnerebbe una pericolosa espansione del conflitto, con gravi conseguenze per la pace e la sicurezza europea e dell’Indo-Pacifico. Costituirebbe un’ulteriore violazione del diritto internazionale, inclusi i principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite", si legge nella dichiarazione.
La dichiarazione dei ministri e dell'Alto rappresentante Ue prosegue: "Condanniamo con la massima fermezza possibile la crescente cooperazione militare tra la RPDC e la Russia, tra cui le esportazioni da parte della RPDC e l’illecita acquisizione da parte della Russia di missili balistici della RPDC in violazione di molteplici Risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (UNSCR), nonché l’utilizzo da parte della Russia di questi missili e munizioni contro l’Ucraina. I soldati della RPDC che ricevono o forniscono addestramento o altra assistenza relativa all’utilizzo di missili balistici o armi costituiscono una violazione diretta delle Risoluzioni 1718, 1874 e 2270 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Siamo inoltre seriamente preoccupati per le potenziali conseguenze di qualsiasi trasferimento di tecnologia nucleare o relativa ai missili balistici dalla Russia alla RPDC in violazione delle relative Risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (UNSCR). Chiediamo alla RPDC di cessare di fornire assistenza alla guerra di aggressione della Russia". "Riaffermiamo il nostro incrollabile impegno a sostenere l’Ucraina nella difesa della sua libertà, sovranità, indipendenza e integrità territoriale. Stiamo operando con i nostri partner internazionali per una risposta coordinata a questo nuovo sviluppo", conclude la dichiarazione.
Bombe russe su Zaporizhzhia, ci sono 6 morti
L'attacco lanciato dalle forze russe nelle prime ore di oggi contro un impianto infrastrutturale di Zaporizhzhia, nell'Ucraina meridionale, ha provocato almeno sei morti e nove feriti: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Ivan Fedorov.
"Sei persone sono morte e nove sono rimaste ferite. Nel punto dell'impatto è scoppiato un incendio: queste sono le conseguenze preliminari dell'attacco nemico a Zaporizhzhia. Attualmente i feriti ricevono tutta l'assistenza necessaria", si legge nel messaggio.
Kiev, 'ci aspettiamo 15.000 soldati Corea Nord in Ucraina'
Il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov ha confermato che il suo esercito ha avuto un primo ingaggio con le truppe nordcoreane, anticipando di attendersi che cinque unità del Nord, ciascuna con circa 3.000 soldati, siano schierate nelle località di nordest, est e sudest sulla linea del fronte con la Russia lunga 1.500 chilometri, per un totale di almeno 15.000 militari.
Umerov, in un'intervista di lunedì all'emittente pubblica sudcoreana Kbs, ha detto che si era verificato uno scontro "su piccola scala", senza specificare quando e dove, in quello che è l'inizio ufficiale della partecipazione di Pyongyang alla guerra russa.
Lanci di missili balistici nordcoreani a corto raggio
La Corea del Nord ha lanciato diversi missili balistici a corto raggio verso il suo mare orientale, fa sapere l'esercito sudcoreano, a poche ore dalle elezioni presidenziali statunitensi. I capi di stato maggiore congiunti della Corea del Sud non hanno specificato immediatamente il numero di missili rilevati o la loro distanza.
Il ministero della Difesa giapponese dice di ritenere che i missili siano caduti in mare e non ci sono state segnalazioni immediate di danni. Il lancio avviene pochi giorni dopo che il leader nordcoreano Kim Jong Un ha supervisionato un test di volo del nuovo missile balistico intercontinentale progettato per raggiungere la terraferma degli Stati Uniti. In risposta, gli Stati Uniti hanno fatto volare un bombardiere B-1B a lungo raggio durante un'esercitazione trilaterale con Corea del Sud e Giappone. Ciò ha attirato la condanna della potente sorella di Kim, che martedì ha accusato i rivali di "minacce militari aggressive e avventurose". L'agenzia di intelligence militare della Corea del Sud ha dichiarato la scorsa settimana che la Corea del Nord ha probabilmente completato anche i preparativi per il suo settimo test nucleare.
Zelensky: “Già 11mila soldati nordcoreani nella zona di Kursk”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che 11.000 soldati nordcoreani hanno raggiunto la regione di confine russa di Kursk, secondo le agenzie di intelligence di Kiev. "Ci sono già 11.000 (nordcoreani) nella regione di Kursk", ha affermato il leader nel suo discorso serale, aggiungendo di essere stato informato dal suo team di intelligence sui movimenti. "Vediamo un aumento dei nordcoreani e nessun aumento nella reazione dei nostri partner", ha poi sottolineato Zelensky.
Mosca accusa l'Occidente di gravi ingerenze in Moldavia
Le elezioni presidenziali in Moldavia sono state segnate da violazioni "massicce ed evidenti", ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Secondo la portavoce, inoltre, la campagna elettorale è stata "la più antidemocratica di tutti gli anni di indipendenza della Moldavia" a causa della "repressione senza precedenti da parte delle autorità contro l'opposizione e i media indipendenti, soprattutto quelli di lingua russa", la "palese ingerenza dei Paesi occidentali nel processo elettorale" e "l'utilizzo su larga scala di risorse amministrative da parte delle autorità".
Rutte (Nato) in Germania: se Putin vince non si fermerà, guerra ibrida di Mosca contro di noi
"Se Putin vince in Ucraina, non si fermerà là". Lo ha detto il Segretario generale Mark Rutte a Berlino, in Germania in una conferenza congiunta il Cancelliere Olaf Scholz.
"La Russia di Putin rappresenta una minaccia diretta", ha detto ancora Rutte: "La Russia sta già conducendo un'intensa campagna di attacchi ibridi in tutti i nostri territori alleati, interferendo direttamente nelle nostre democrazie, sabotando l'industria e commettendo violenze. Tutto questo per indebolirci e seminare divisioni. Ciò dimostra che la linea del fronte in questa guerra non è più solo all'interno dell'Ucraina. Sempre più spesso il fronte si sposta oltre i confini, nella regione baltica, in Europa occidentale e persino nel Grande Nord. Ma la Nato è pronta a difendere da queste minacce"
Kiev: primi scontri a fuoco con le truppe nordcoreane
Le truppe nordcoreane inviate in Russia per contrastare l'avanzata ucraina nella regione di Kursk sono finite, per la prima volta, sotto il fuoco delle forze armate di Kiev.
Lo afferma Andrii Kovalenko, capo del Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa dell'Ucraina, citato dal Kyiv Independent. Kovalenko non ha spiegato le circostanze dello scontro a fuoco, né se si siano registrate perdite tra i soldati inviati da Pyongyang.