giovedì 8 marzo 2018

Italia e Cina possono davvero costruire un futuro insieme?

Italia e Cina possono davvero costruire un futuro insieme?: "Dall’inizio della crisi economico-finanziaria del 2008 sono trascorsi 10 anni. In questo periodo, grazie all’impegno congiunto della comunità internazionale, l’economia mondiale è passata da una fase “di lentezza da crisi” a una di “rapida accelerazione”. Secondo il rapporto “Prospettive e trend di crescita dell'economia mondiale per il 2018” delle Nazioni Unite, nel 2017 due terzi dei Paesi del mondo hanno registrato un trend di crescita economica. La crescita a livello mondiale ha raggiunto il 3%, il risultato migliore dal 2011. Le proiezioni per il 2018 e 2019 prevedono che la crescita continui ad attestarsi intorno al 3%.

Sappiamo che l’economia mondiale, se da un lato ha registrato un trend di accelerazione, dall’altro sta vivendo profondi cambiamenti.

In primo luogo, sono cambiati i motori della crescita innescando una rivoluzione industriale e tecnologica con il moltiplicarsi di nuovi settori, modelli di business ed ecosistemi. Trasformare questa rivoluzione tecnologica in un nuovo propulsore della crescita è già divenuto l’obiettivo più importante su cui converge l’impegno di tutti i Paesi.

In secondo luogo creare una crescita più generalizzata, di qualità e sostenibile è divenuto l’obiettivo più importante per l’intera comunità internazionale.

Il terzo punto è rappresentato dal processo di profonda trasformazione che sta attraversando la globalizzazione economica, che oggi, sia dal punto di vista della forma che nei contenuti, deve affrontare una nuova domanda, e ciò richiede un riassetto generale verso un sistema di maggiore inclusione, uguaglianza, equità e giustizia.

In quarto luogo, sta cambiando il sistema di governance economica internazionale verso un modello più multilaterale, con la creazione di rapporti di partenariato più stretti e la costruzione di un destino comune per tutta l’umanità, una tendenza inevitabile per la governance economica mondiale.


 Congresso nazionale del popolo Cina (Afp)
Di fronte alle nuove problematiche e alle nuove sfide rappresentate dall’economia mondiale, la Cina, in qualità di seconda economia del mondo e di importante motore della crescita globale, è impegnata con coraggio nell’esplorazione attiva di queste nuove vie di sviluppo e nella loro attuazione con coraggio. Negli ultimi cinque anni, il governo cinese ha tentato di adattarsi, di cogliere le occasioni per guidare questo nuovo trend economico, spingendo l’economia cinese nella direzione di uno sviluppo di qualità, più efficiente, più equo e sostenibile. Abbiamo approfondito le riforme sistemiche e sistematiche del Paese, promosso 360 piani di riforma di ampio respiro e 1500 singoli provvedimenti. Nei settori più importanti e sugli aspetti cruciali le riforme hanno già ottenuto risultati incoraggianti.

Abbiamo accelerato la costruzione di un sistema economico aperto, lavorando sulla trasformazione del modello economico da un sistema basato sulla quantità a uno incentrato sulla qualità. Ci stiamo impegnando per far sì che la Cina divenga una grande piattaforma per l’innovazione, dalle infrastrutture ai consumi.

Ci impegniamo uno sviluppo inclusivo e condiviso, per ridurre le disparità di reddito tra le zone urbane e rurali e ampliare ulteriormente i ceti a medio reddito. Il tasso di occupazione nelle zone urbane e rurali ha mantenuto un ritmo stabile negli ultimi quattro anni, superando i 13 milioni di persone posti di lavoro. Più di 60 milioni di persone sono stati sollevati dalla povertà. Lo sviluppo eco-sostenibile ha ottenuto importanti risultati e il consumo di risorse energetiche è diminuito, mentre è stata migliorata la gestione dell’ambiente e degli ecosistemi. Tra il 2014 e il 2017, l’economia cinese ha registrato un tasso medio di crescita del 7,2%, contribuendo per il 30% alla crescita economica mondiale e divenendo uno dei motori principali della crescita economica mondiale.

Il XIX Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese svoltosi nel 2017, dopo aver fatto un bilancio del lavoro svolto negli ultimi 5 anni, ha determinato le linee guida per lo sviluppo del socialismo con caratteristiche cinesi che porterà in una “nuova era”. Lo sviluppo economico cinese darà un forte contribuito alla crescita dell’economia mondiale. La Cina post-Congresso mostra maggiore apertura nei confronti del mondo e intende sviluppare un’economia sempre più aperta in vari settori.

La crescita dei consumi? Un’opportunità per gli operatori internazionali
In seguito alla crescita sostenuta dell’economia cinese, il reddito pro-capite dei cinesi è aumentato in modo costante. Di pari passo è cresciuta la domanda di prodotti di alta qualità e di marca. Il terziario, in particolar modo lo sport, la cultura, il turismo e l’industria dell’informazione, ha registrato un rapido sviluppo e sono emersi consumatori di fascia medio-alta. Secondo il “Rapporto mondiale 2017 sui beni di lusso” redatto dalla società di consulenza Bain &Company, nel 2017 il 32% delle vendite di beni di lusso a privati proviene dalla Cina, un mercato che secondo le previsioni raggiungerà un valore di 1000 miliardi di renminbi entro il 2025, diventando una delle forze trainanti a livello mondiale. Malgrado questi trend positivi, l’offerta è inferiore alla domanda e non riesce del tutto a soddisfarla. Ciò rappresenta una grande opportunità di sviluppo per i fornitori internazionali di beni di fascia medio-alta." SEGUE >>>

'via Blog this'

Nessun commento: