venerdì 3 aprile 2015

L'Isis s'infiltra nella polveriera palestinese - giornaleditalia

L'Isis s'infiltra nella polveriera palestinese - giornaleditalia: "La serpe dell’Isis dentro Damasco. Sfruttando le falle, il degrado, la rabbia che porta dritti al fondamentalismo. L’Organizzazione per la Liberazione della Palestina ha reso noto che nella capitale siriana combattenti dell’Isis hanno preso il controllo di gran parte del campo profughi palestinese di Yarmouk, a sud della città.  
Mentre i miliziani dello Stato islamico arretrano in Iraq, con l'esercito regolare che ha ormai rimesso le mani su Tikrit, il sito di Yarmouk è ora in gran parte nelle mani dei jihadisti di Abu Bakr al-Bagdadi. I seguaci del Califfato dei tagliagole sono avanzati nell'accampamento di Yarmouk dal vicino distretto di Hajar al-Asawad, a sud del campo e hanno anche preso d'assalto l'ospedale palestinese della zona, catturando tutti i membri dello staff medico e i volontari, secondo quanto ha riferito un altro attivista palestinese all'agenzia di stampa cinese Xinhua. La fonte ha spiegato che la parte meridionale del campo è importante perché si tratta di una zona densamente popolata. I militanti dello Stato islamico hanno anche posizionato dei cecchini sulle sommità dei palazzi e attualmente si stanno scontrando con i gruppi rivali ribelli, che controllano l'accampamento dal 2012. Inoltre, secondo testimoni i miliziani di al-Nusra, gruppo affiliato ad al-Qaeda, si sarebbero uniti nell'occasione allo Stato islamico.
La situazione umanitaria del campo appare grave: gli abitanti soffrono di carenza di cibo, medicinali e farmaci.  
La situazione è ora in evoluzione in tutta la Siria. La Giordania ha chiuso temporaneamente il principale valico di frontiera con la Siria per motivi di sicurezza, dopo gli intensi scontri fra esercito siriano e ribelli nelle zone vicine al confine. Il posto di frontiera, nella provincia meridionale di Daraa, è assediato dai ribelli da alcuni mesi e le truppe governative che lo difendono ricevono rifornimenti solo con lanci dagli elicotteri. L'attacco è cominciato con il lancio di obici di mortaio su Nasib, cui hanno fatto seguito intensi combattimenti tra i ribelli e i soldati. Damasco ha bombardato le postazioni dei jihadisti. La conquista di Nasib da parte dei ribelli consentirebbe loro di controllare praticamente tutta la frontiera con la Giordania, perché già da tempo hanno nelle loro mani il passaggio di Ramtha. Prima della crisi siriana, il valico era la principale via di transito per le merci trasportate tra la Turchia e il Golfo.
Purtroppo arrivano anche notizie di altri efferati eccidi. Gli estremisti del Daesh (nome arabo dell'Isis) dopo l'assalto ad un villaggio della provincia di Hama, nel centro della Siria, hanno giustiziato 48 civili, tra cui anche donne e bambini, alcuni bruciati vivi. Secondo l'agenzia di stampa siriana – che ha citato la polizia locale -  i mercenari takfiri hanno attaccato in mattinata il villaggio Ma'juba, controllato dall'esercito, causando almeno 48 morti e oltre 20 feriti. La stessa fonte aggiunge che in seguito le truppe governative hanno aperto il fuoco contro i miliziani costringendoli a ritirarsi. Un ufficiale dell'esercito ha reso noto che dopo gli scontri, le loro forze hanno rinvenuto e disinnescato circa 40 ordigni nello stesso villaggio. 
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