venerdì 26 maggio 2023

Quanto sono costate le armi all’Ucraina? Gli Usa hanno svelato le cifre della guerra

@ - Gli Usa hanno dichiarato che il gruppo di contatto per l’Ucraina - Italia compresa - ha speso in questa guerra per le armi 65 miliardi di dollari, ma il conto sarà più salato.


Quanto sono costate finora le armi per la guerra in Ucraina? Se ci si riferisce per quanto riguarda gli aiuti soltanto all’assistenza alla sicurezza di Kiev e come donatori viene considerato il gruppo di contatto - ovvero i membri della Nato e gli altri Paesi che si sono aggiunti - la risposta a questa domanda è stata finalmente fornita: 65 miliardi di dollari, qualcosa come tre nostre manovre economiche.

A snocciolare i dati sui costi della guerra, in atto ormai da quindici mesi, è stato il segretario della Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin: In totale il gruppo di contatto per l’Ucraina ha impegnato quasi 65 miliardi di dollari in assistenza alla sicurezza. Putin sperava che la nostra determinazione svanisse. E scommetteva che la nostra unità si sarebbe incrinata. Invece, rimaniamo uniti come sempre. E il mondo intero può vederlo”.

Senza dubbio da quando la Russia ha invaso l’Ucraina l’Occidente ha cercato di aiutare Kiev in ogni modo: accogliendo i profughi, garantendo al governo di avere in cassa la liquidità necessaria per pagare gli stipendi, consegnando aiuti umanitari e fornendo ingenti forniture militari.
Solo questa voce stando a quanto dichiarato da Austin avrebbe comportato spese per 65 miliardi di dollari; tra i più generosi di certo ci sono gli Stati Uniti, tanto che ora a Washington sarebbe concreto il rischio di default visto che da mesi è stato raggiunto il tetto massimo per quanto concerne il debito pubblico.

Il conto della guerra però è assai più salato per l’Occidente - Italia compresa - soprattutto se consideriamo che allo stato delle cose il conflitto tra Russia e Ucraina potrebbe andare avanti ancora a lungo.

Guerra in Ucraina: i costi delle armi a Kiev
Stando all’Ukraine support tracker, finora solo gli Stati Uniti da quando è scoppiata la guerra avrebbero speso 43,2 miliardi di dollari per aiuti militari, 24,5 miliardi per aiuti finanziari e 1,61 miliardi per aiuti umanitari.

L’Italia invece avrebbe messo sul piatto 660 milioni di dollari di aiuti militari, 310 milioni di aiuti finanziari e 50 milioni di aiuti umanitari. Come si può vedere, anche noi abbiamo dato la precedenza alle armi rispetto all’assistenza umanitaria al popolo ucraino.
A questi poi vanno aggiunti i circa 35 miliardi elargiti in totale dall’Unione europea, ma questo però è solo l’acconto: quando la guerra sarà finalmente finita, inizierà la ricostruzione dell’Ucraina che avrà un costo stimato al momento di 400 miliardi di dollari, ma c’è anche chi parla di un conto quasi doppio.

La ricostruzione oltre che una spesa - che peserà soprattutto sul groppone di Bruxelles ovvero sui contribuenti comunitari ovvero noi - sarà però anche un ricco business per tutte quelle aziende che riusciranno ad aggiudicarsi i ricchi appalti.

Con la recente conferenza organizzata dal governo, un sostanziale flop visto che poi è stata declassata a bilaterale, l’Italia ha cercato di assicurarsi un posto al sole ma sarebbe molto più indietro rispetto a Francia e Germania, per non parlare degli Usa e del Regno Unito.

Insomma questa guerra oltre a essere letteralmente un autentico bagno di sangue dal punto di vista dei morti, lo è anche dal punto di vista economico senza considerare tutte le conseguenze indirette del conflitto - vedi inflazione e aumento delle bollette - e il marcato incremento delle spese militari.

Un fiume di denaro che sta indebitando gli Stati, soprattutto quelli Occidentali mentre la Russia sembrerebbe reggere nonostante le sanzioni, arricchendo al tempo stesso i colossi della finanza mondiale: la guerra in Ucraina ormai assomiglia sempre più a una sorta di Robin Hood al contrario.



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