@ - Il procuratore aggiunto Fabio De Pasquale, con il pm Sergio Spadaro, hanno chiesto al Tribunale di Milano otto anni di carcere per l'ad di Eni, Claudio Descalzi, e per il suo predecessore, Paolo Scaroni, tra gli imputati per corruzione internazionale al processo sul caso Eni-Shell-Nigeria con al centro una presunta tangente da 1 miliardo e 92 milioni di dollari versata dalle due compagnie petrolifere ai politici del Paese Africano.
La procura ha inoltre chiesto la confisca di un miliardo e 92 milioni di dollari, la cifra della presunta tangente che sarebbe stata versata per ottenere "senza gara" i diritti di esplorazione del blocco petrolifero Opl 245, a carico di Eni e Shell. Stessa cifra è stata chiesta in solido a tutti e tredici gli imputati.
La cifra totale ammonta quindi a oltre 2,1 miliardi. (ANSA).
Nessun commento:
Posta un commento