domenica 19 gennaio 2020

Green new deal, diamo i numeri

@ - La Commissione von der Leyen inizia ad alzare il sipario sul Green new deal, il piano di riconversione ecologica dell'economia europeo destinato a mobilitare fino a 1000 miliardi di euro nell'arco di 10 anni. Lo schema dovrebbe attingere per 503 miliardi di euro dal bilancio comunitario, per 279 miliardi dal braccio finanziario InvestEu, per 143 miliardi di euro dal “fondo di transizione equa” e per 112 miliardi dal co-finanziamento degli stati membri.
Lo scorso martedì, alla plenaria di Strasburgo, l'esecutivo ha presentato uno dei primi “attrezzi” destinati a sostenere il maxi-piano ambientale: il cosiddetto Just transition mechanism, meccanismo per la transizione giusta. Si tratta di un pacchetto da 100 miliardi di euro tra 2021 e 2027 a favore di paesi e regioni più vulnerabili alla transizione energetica, diviso in tre pilastri: 45 miliardi di euro in arrivo da InvestEu, il vecchio piano Juncker; 25-30 miliardi da un sistema di prestiti veicolato dalla Banca europea degli investimenti; infine, nota dolente, solo 7,5 miliardi di euro di risorse fresche previste da un fondo ad hoc, il Just transition fund. 


Proprio il «fondo di transizione giusta» è l'unico strumento già svelato nei suoi dettagli, con i primi strascichi di polemiche sulle quote di spartizione dei fondi. Le risorse saranno distribuite, a partire dal 2021, in rapporto al grado di problematicità ambientale di un certo paese, parametro stabilito da fattori come l'intensità delle emissioni di gas serra o la quota di popolazione occupata in settori che prevedono tecnologie inquinanti. La Polonia, lo stato membro più avverso a qualsiasi riconversione green della Ue, dovrebbe ottenere l'equivalente di circa 2 miliardi di euro, davanti agli 877 milioni riservati alla Germania. L'Italia dovrebbe accontentarsi di 364 milioni di euro, poco sopra i 307 milioni destinati alla Spagna. 

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