@ - BIARRITZ - Solo un commercio libero ed equo può garantire crescita economica e tutelare l’interesse nazionale. Questo in sintesi il focus dell’intervento del presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte nella sessione di lavoro di questa mattina al vertice G7 di Biarritz sul tema “Global economy and follow-up on Foreign policy and security affairs”. Il tema della guerra dei dazi tra Usa e Cina resta sullo sfondo di tutti gli interventi. A chi gli chiedeva se gli altri leader del G7 gli stanno facendo pressione per abbandonare la guerra dei dazi con Pechino il presidente americano Donald Trump ha risposto solo «penso che rispettino la guerra commerciale con la Cina». In un successivo tweet Trump ha messo in rilievo come tutti a Biarritz apprezzino i grandi risultati dell’economia Usa.
Sia Conte che altri leader europei hanno messo in rilievo come la grande interdipendenza dell'economia globale fa sì che le guerre commerciali si riflettano su interi settori. Ad esempio una limitazione all’import di aiuto tedesche negli Stati Uniti avrebbe effetti negativi su tutta la filiera dell’automotive investendo anche i marchi italiani. Trump dal canto suo è andato in soccorso al premier inglese Boris Johnson promettendo un grande accordo commerciale che compenserà le perdite della Brexit.
Johnson si è limitato a dire che i negoziati commerciali con gli Stati Uniti ci saranno ma ci sono enormi opportunità per il business inglese negli States. Trump e Johnson hanno anche discusso sulla sperimentazione della tecnologia 5G di Huawei. Da parte americana si mantiene una posizione molto prudente per il rischio che dati sensibili possano finire nelle mani del governo di Pechino.
Oggi alle 13 i leader del G7 parteciperanno a una colazione di lavoro con i vertici delle istituzioni finanziarie e gli organismi internazionali come Banca mondiale, Fondo monteraio, Wto, Ilo, Ocse sul tema “Fighting against inequalities”. Alle 15.00 è prevista la seconda sessione di lavoro dei leader del G7 allargata a 5 partner africani (Sudafrica, Burkina Faso, Egitto, Ruanda e Senegal) e alle organizzazioni internazionali insieme alla Banca Africana dello Sviluppo sul tema. “G7 & Africa Partnership”. In quella sede verrà deciso un credito di aiuto di alcune centinaia di milioni al quale anche l’Italia dovrebbe partecipare con un pledge (dono) per circa 10 milioni di euro.
Nessun commento:
Posta un commento