A due settimane dal voto in Baviera, segnato dagli scivoloni di Csu e Spd, arriva un’altra elezione delicata per la Germania: l’Assia, lo stato federato che ospita Francoforte e il suo distretto finanziario. In questo caso, oltre ai socialisti, la crisi dei vecchi partiti rischia di travolgere la Cdu della cancelliera Angela Merkel. Ai margini dei due, a sinistra e destra, bisognerà tenere sotto osservazione l’ascesa dei Verdi e dell’ultradestra di Alternative für Deutschland.
I primi si sono rivelati la grande sorpresa delle elezioni bavaresi (e non solo), sfiorando il 20% e imponendosi come alternativa alla moribonda (?) Spd. I secondi sono usciti ridimensionati dalle urne di Monaco, con un 10% che ha deluso le attese. Ma c’è chi si aspetta nuove fiammate nell’Hessen, sulla spinta di retorica anti-immigrazione e una critica martellante al governo Merkel.
È proprio la Grosse Koalition, abbreviata in GroKo dalla stampa tedesca, a dover temere di più gli effetti della tornata elettorale. Una ulteriore debacle dei socialisti potrebbe mettere a rischio la tenuta della maggioranza, costringendo magari a rimpasti in vista delle elezioni europee del 2019. Un calo netto della Csu potrebbe sfociare addirittura in un passo indietro di Merkel, anche se solo dalla guida del partito (e non dal vertice del governo).
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