@ - Entrambi danno del filo da torcere a Israele, ma per tutto il resto sono totalmente diversi, o quasi. Conosci la differenza tra Hezbollah e Hamas?
Il conflitto israelo-palestinese non ha bisogno di presentazioni o introduzioni: ha visto una recente escalation drammatica a partire da ottobre 2023, con attacchi violenti tra l’esercito israeliano e Hamas, il movimento armato palestinese sulla Striscia di Gaza. Questa crisi ha tuttavia coinvolto anche altri attori regionali, tra cui Hezbollah in Libano, che non solo osserva, ma partecipa occasionalmente al conflitto. Mentre Hamas controlla la Striscia di Gaza e conduce una guerriglia contro Israele, Hezbollah, attore chiave nel contesto libanese, osserva attentamente e interviene strategicamente nelle tensioni. Con l’intensificarsi degli scontri, la situazione è diventata sempre più tesa, sia sul fronte militare che politico, rendendo più complesso il quadro della resistenza armata contro Israele. Orientiamoci insieme.
A che punto è il conflitto? Che ruolo ha il Libano?
Nel 2023, l’escalation tra Israele e Hamas vedeva l’intervento episodico di Hezbollah soprattutto nel nord di Israele. Hezbollah, con base nel Libano meridionale, ha quindi condotto operazioni di artiglieria e droni contro Israele, aprendo un secondo fronte. Questo perché, anche se ai più forse non è noto, il Libano svolge un ruolo piuttosto ampio nel conflitto israelo-palestinese. Lo svolge non solo come vicina geografica, ma anche come parte di un asse di resistenza, asse che coinvolge coinvolge Iran, Siria e altre forze regionali. Tuttavia, il Libano stesso è intrappolato in una propria interna crisi politica ed economica, crisi abbastanza profonda da limitare la capacità del governo centrale di controllare o moderare l’influenza di Hezbollah.
Hezbollah poi ha storicamente avuto una relazione di antagonismo con Israele. La storica guerra del 2006 è l’esempio più noto, in cui Hezbollah ha dimostrato una capacità militare buona, lanciando migliaia di razzi contro obiettivi israeliani. Oggi, la milizia rimane un attore cruciale nella deterrenza contro Israele. Proprio sulla base di queste premesse, Israele cerca di evitare una guerra su due fronti, con Hamas a sud e Hezbollah a nord. Infatti, un conflitto diretto con Hezbollah, che dispone di un arsenale più avanzato rispetto a Hamas, potrebbe avere conseguenze pesanti per entrambe le parti.
Cos’è Hezbollah?
Hezbollah è un’organizzazione sciita libanese nata nel 1982, principalmente come risposta all’invasione israeliana del Libano. Il gruppo è stato inizialmente fondato con il supporto della Repubblica Islamica dell’Iran, che continua a essere il principale alleato e sostenitore finanziario e militare di Hezbollah. Oggi, Hezbollah non è solo una milizia, ma anche un partito politico influente. Hezbollah ha molti seggi nel parlamento libanese, e gestisce numerose istituzioni sociali e religiose. Non è esagerato definirla una delle forze più potenti e influenti del Libano.
Vediamo poi l’ala militare di Hezbollah, riconosciuta come una delle più forti tra le milizie non statali nel mondo. Conta tra i 15.000 e i 20.000 combattenti addestrati, con una riserva di circa 30.000 miliziani. Possiede un vasto arsenale di armi, che include razzi a lungo raggio, droni armati e sistemi di difesa avanzati come i SA-22 russi. Grazie al recente supporto iraniano, Hezbollah ha migliorato la precisione e la portata dei suoi razzi, minacciando potenzialmente le infrastrutture critiche israeliane e la navigazione nel Mediterraneo.
Hezbollah si differenzia da altre organizzazioni armate non statali per la sua sofisticazione e disciplina militare. Ha una struttura gerarchica ben definita, e il suo leader, Hassan Nasrallah, gode di ampio rispetto tra i sostenitori. Hezbollah ha sviluppato una rete estesa di difese lungo il confine con Israele, utilizzando una combinazione di bunker, missili anticarro e unità d’élite per respingere eventuali incursioni israeliane. La milizia ha partecipato anche alla guerra civile siriana, combattendo a fianco del regime di Bashar al-Assad.
Cos’è Hamas?
Hamas, a differenza di Hezbollah, è un’organizzazione sunnita. Hamas è stata fondata nel 1987 durante la Prima Intifada, con l’obiettivo di resistere all’occupazione israeliana e stabilire uno stato islamico in Palestina. Hamas si ispira ai principi della Fratellanza Musulmana e combina la lotta armata con un’agenda politica e sociale. Governa la Striscia di Gaza dal 2007, dopo aver vinto le elezioni nel 2006 e aver sconfitto militarmente Fatah in uno scontro violento per il controllo di Gaza.
Anche Hamas ha una sezione militare e una politica, che comunicano fittamente. L’ala militare di Hamas, le Brigate Izz al-Din al-Qassam, ha guadagnato notorietà per i suoi attacchi con razzi artigianali ma soprattutto per l’uso di tunnel sotterranei usati per sorprendere le forze israeliane e per contrabbandare armi. Infatti ad oggi ha sviluppato un sistema di tunnel sotterranei estesi sotto Gaza, che non solo fornisce protezione dai bombardamenti israeliani, ma permette anche operazioni offensive e movimenti rapidi senza essere rilevati.
Dal punto di vista militare, si può dire che Hamas abbia compiuto «progressi» negli ultimi anni, aumentando la quantità e la qualità dei suoi razzi e ottenendo missili a lunga gittata dall’Iran e altri alleati regionali. Tuttavia, l’arsenale di Hamas è ancora meno sofisticato rispetto a quello di Hezbollah. Quindi, idealmente, mentre Hezbollah può colpire in profondità il territorio israeliano con missili avanzati, Hamas si affida a razzi di produzione locale e a un sistema di guerriglia meno strutturato. Nonostante ciò, Hamas è riuscito a sfidare Israele in diversi conflitti, inclusa la guerra del 2021, durante la quale ha lanciato oltre 4.000 razzi contro il territorio israeliani.
Un confronto tra i due
Sebbene Hezbollah e Hamas condividano l’obiettivo della resistenza contro Israele, le loro differenze sono significative in vari aspetti tra cui ideologia, alleanze e il loro rapporto con i civili nei rispettivi territori.
Hezbollah è una milizia sciita con una forte connotazione religiosa che si ispira al pensiero dell’Ayatollah Khomeini e si identifica con il Wilayat al-Faqih, la dottrina iraniana che pone il potere religioso e politico nelle mani di una guida suprema sciita. Questo legame ideologico con la Repubblica Islamica dell’Iran è una delle basi della sua alleanza strategica con Teheran, che fornisce supporto militare, finanziario e logistico. Il gruppo è anche fortemente influenzato dalla questione settaria, rappresentando la comunità sciita libanese, una molto circoscritta minoranza nel contesto mediorientale, ma comunque dominante nella regione del sud del Libano. Hezbollah si presenta come il “protettore” degli sciiti, sia contro Israele che contro forze sunnite estremiste.
Hamas, al contrario, è un movimento sunnita legato alla Fratellanza Musulmana, un’organizzazione transnazionale con un’agenda islamista più centrata sull’interpreta-zione sunnita dell’Islam politico. Sebbene riceva sostegno dallo stesso Iran e dalla Siria, le sue alleanze non sono basate su un’ideologia sciita, ma piuttosto su interessi strategici comuni contro Israele. La base èpolitica di Hamas è rappresentata poi dai palestinesi, e il suo obiettivo primario è la liberazione della Palestina e (per molti) anche la creazione di uno stato islamico su quel territorio. Va comunque precisato che, nonostante il suo islamismo, Hamas tende ad essere più pragmatico nelle sue relazioni internazionali, cercando alleanze anche con stati sunniti come il Qatar e la Turchia, che forniscono assistenza politica e finanziaria.
Hezbollah e Hamas hanno due sistemi di movimento politico e geopolitico molto diversi
Ma le differenze tra i due non terminano qui, infatti anche la loro presenza in un contesto complesso e varieragato geopoliticamente come quello del medioriente li vede muoversi in direzioni e con obiettivi spesso molto diversi.
Hezbollah è un pilastro dell’asse della “Resistenza”, un blocco anti-israeliano e anti-occidentale guidato dall’Iran e supportato dalla Siria di Bashar al-Assad. La milizia funge da proxy di Teheran nella regione e ha operato attivamente anche al di fuori del Libano, come in Siria, dove ha sostenuto il regime di Assad durante la guerra civile libanese. Questa alleanza tripartita tra Iran, Hezbollah e Siria ha un’importanza strategica fondamentale, poiché consente all’Iran di proiettare il suo potere nel Levante e minacciare direttamente Israele.
Hamas, pur avendo ricevuto comunque sostegno dall’Iran e da Hezbollah in passato, ha un quadro geopolitico più difficile da inquadrare. A differenza di Hezbollah, la sua alleanza con l’Iran non è basata su affinità ideologiche ma su necessità tattiche. Hamas ha cercato quindi di bilanciare le sue relazioni tra diversi attori regionali, compreso il Qatar, che è uno dei principali finanziatori del gruppo. Anche la Turchia sostiene apertamente la causa palestinese. Ecco che la posizione geopolitica di Hamas è più fluida, e le sue alleanze possono variare a seconda delle necessità contingenti e delle pressioni internazionali.
Anche i rispettivi rapporti con la «base» (i civili) differisce di molto
Sul piano interno, come nella proiezione esterna, il rapporto dei due gruppi con la popolazione civile dei loro rispettivi territori è diverso. Hezbollah, nonostante la sua natura di milizia armata, ha costruito un ampio sistema di welfare nel sud del Libano, fornendo servizi essenziali come sanità, educazione e infrastrutture alla comunità sciita. Questo approccio ha consolidato il suo consenso popolare, specialmente tra i più poveri e nelle aree rurali, rendendolo più di una semplice forza militare, ma anche una struttura sociale e politica influente.
Hamas, che governa la Striscia di Gaza dal 2007, ha istituito una sorta di regime islamista autoritario, influenzato anche dal conflitto, in cui il braccio politico e quello militare sono strettamente integrati. Hamas fornisce comunque una buona rete di servizi sociali e educativi alla popolazione. Spesso sono finanziati attraverso donazioni internazionali e regionali. Tuttavia il gruppo è stato ampiamente criticato per la sua gestione autoritaria del potere e alcune mosse politicamente radicali attuate durante il genocidio. L’isolamento di Gaza, la fame, i massacri e le estreme violazioni dei diritti umani da parte di Israele hanno il popolo in una situazione di precarietà, e le accuse di Hamas di utilizzare civili in modo strumentale hanno ulteriormente complicato il suo rapporto con la popolazione.
Due attori cruciali nel genocidio, seppur molto diversi
Non è facile delineare un confronto tra due organizzazioni che non solo differiscono per ideologie e posizionamento geopolitico, ma ad oggi anche e soprattutto per le sfide che si ritrovano ad affrontare in sè. Hezbollah, con il suo legame indissolubile con l’Iran e il ruolo di attore politico interno al Libano, opera su una scala regionale più ampia. Hamas, invece, rimane concentrato sulla lotta per l’autodeterminazione palestinese, ma con alleanze più flessibili e un rapporto con i civili più complesso e fragile.
In conclusione, non si può ignorare che Hezbollah e Hamas affrontano sfide profondamente diverse. Hezbollah opera in un contesto geopolitico più allargato, con sostegno consolidato da almeno altre due potenze internazionali, sia da forza militare che da attore politico influente. Hamas, invece, è radicato in una lotta nazionale più circoscritta, concentrata sulla liberazione della Palestina, ma deve fare i conti con l’isolamento e le devastanti condizioni umanitarie nella Striscia di Gaza. Il continuo assedio e la violenza che Gaza subisce possono rendere l’azione di Hamas più disperata e violenta, poiché la pressione esterna intensifica la radicalizzazione. Forse, mentre Hezbollah può permettersi una strategia più a lungo termine, Hamas è costretto a reagire alle crisi immediate, alimentando un ciclo di violenza che sembra non avere fine.
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