mercoledì 21 settembre 2022

"Minacce nucleari spericolate": Biden tuona contro l'escalation di Putin

@ - Intervenendo all'assemblea generale dell'Onu Joe Biden ha puntato il dito contro Mosca: "La Russia ha vergognosamente violato i principi base della carta dell'Onu invadendo l'Ucraina"


"Abbiamo un membro permanente del Consiglio di sicurezza e ha invaso un suo vicino con l'obiettivo di toglierlo dalla mappa. Oggi il presidente russo Putin ha inviato altre minacce. Il Cremlino sta organizzando un referendum farsa, che è una enorme violazione" al diritto internazionale. Nel suo intervento alla 77esima Assemblea generale delle Nazioni Unite, Joe Biden ha risposto così a Vladimir Putin, dopo il doppio annuncio del capo del Cremlino sullo svolgimento dei referendum di annessione nelle regioni conquistate dall'esercito russo e sulla mobilitazione parziale che si terrà in Russia in relazione alla guerra in Ucraina.

La risposta di Biden
C'era attesa per l'intervento di Biden. Anche perché, nei giorni scorsi, il leader democratico aveva lanciato un chiaro avvertimento al suo omologo russo sull'utilizzo delle armi atomiche. In tutta risposta, Putin ha replicato usando parole minacciose: "Alcuni eminenti figure della Nato hanno parlato della possibilità di utilizzare contro la Russia armi di distruzione di massa. A loro ricordo quanto segue: anche il nostro Paese possiede queste armi". Ebbene, Biden ha definito queste parole "minacce nucleari spericolate e irresponsabili" perché "una guerra nucleare non può essere vinta e non deve essere mai lanciata".

Non solo: l'inquilino della Casa Bianca ha rincarato la dose definendo "referendum farsa" i referendum del Cremlino nel Donbass. "La Russia ha vergognosamente violato i principi base della carta dell'Onu invadendo l'Ucraina", ha tuonato Biden, aggiungendo che quella in corso è "una guerra per eliminare il diritto dell'Ucraina di esistere come Stato e degli ucraini di esistere come popolo". Gli Stati Uniti, ha quindi affermato Biden, "chiedono la pace immediata", e che si trovino "accordi che tutti accettiamo". In tali accordi non può tuttavia trovare spazio "l'acquisizione della terra di un altro Paese".

"Aumentare membri Consiglio sicurezza Onu"
Biden ha invocato l'allargamento del Consiglio delle Nazioni Unite, con l'obiettivo di "rispettare i principi" fondanti la nascita dell'Onu. Il presidente Usa ha poi tracciato una linea rossa: "I membri permanenti del Consiglio di sicurezza devono astenersi dall'usare il veto, a parte casi veramente eccezionali". Ricordiamo che il Consiglio è composto da cinque membri permanenti (Usa, Russia, Cina, Regno Unito e Francia) e dieci membri non permanenti eletti in rappresentanza dei Paesi membri delle Nazioni Unite.

Se un Paese può "perseguire ambizioni imperiali senza conseguenze", questo "mette a rischio tutto ciò per cui lottano le Nazioni Unite. Noi stiamo con l'Ucraina, punto. Non abbiamo esitato, abbiamo scelto la libertà, la sovranità, i principi della Carta delle Nazioni Unite", ha proseguito ancora Biden.
Il discorso del presidente Usa era atteso intorno alle 16:30. C'è stato un ritardo di circa mezz'ora. "Stiamo riscrivendo il discorso all'ultimo momento, dopo l'inquietante annuncio del presidente russo", hanno fatto sapere fonti della Casa Bianca citate da Politico.

Capitolo crisi alimentare. Biden ha nuovamente puntato il dito contro Mosca: "La Russia racconta frottole sulla crisi alimentare: le sanzioni le permettono esplicitamente di esportare le derrate alimentari. È Mosca che sta provocando la crisi alimentare e deve risolverla". "Le nostre sanzioni hanno esplicitamente permesso l'esportazione di cibo e fertilizzanti" per evitare una crisi alimentare mondiale, ha chiosato il leader statunitense.

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