@ - Joseph Ratzinger opera un'altra mossa. Il papa emerito coadiuva la nascita di una fondazione. Ma i progressisti insorgono.
Joseph Ratzinger ha fatto un'altra mossa. Il papa emerito continua a tenere fede al suo silenzio, ma quanto annunciato poche ore fa in Germania merita di essere raccontato.
Benedetto XVI ha coadiuvato e sostenuto la nascita della "Fondazione Die Tagespost per il giornalismo cattolico". Una iniziativa che intende tutelare quel giornalismo in grado di difendere i cosiddetti "valori non negoziabili". Una scelta nata in contemporeanea con l'inizio del "concilio interno" della Conferenza episcopale tedesca. E le tempistiche, in relazione a questa storia, hanno la loro importanza. Le spinte progressiste di una parte del clero teutonico sono evidenti, mentre l'iniziativa del teologo bavarese è tutta centrata sulla difesa del cattolicesimo conservatore. Alcuni vescovi tedeschi stanno cercando una definitiva svolta dottrinale. Dallo sdoganamento dell'adulterio alla nuova definizione catechetica della omosessualità: la rivoluzione sembra vicina. Ma Benedetto XVI, forse, vuole porre un freno.
Il "Sinodo interno" del cardinale Reinhard Marx è visto come fumo negli occhi dal "fronte tradizionale". L'appuntamento "sinodale" durerà un biennio. Lo scontro non è così evidente, almeno non dal punto di vista pubblico, ma le tendenze teologiche in campo differiscono con tutta evidenza. Il Vaticano, dal canto suo, ha anche fatto notare come l'equivalente teutonico della Cei non possa prendere decisioni "vincolanti". Roma rimane l'unica depositaria della dottrina ufficiale. Dalla Germania, però, provengono comunque considerazioni come questa: "La preferenza sessuale dell' essere umano si sviluppa durante la pubertà ed assume una direzione etero o omossesuale. Entrambe le direzioni appartengono alle forme normali delle predisposizioni sessuali". Si può parlare di una vera e proprio fuga in avanti. Benedetto XVI potrebbe aver letto la situazione in maniera non positiva. Dunque il papa emerito potrebbe aver deciso di lanciare un segnale. Ma siamo nel campo delle ipotesi.
Di sicuro c'è come il Die Tagespost sia considerata una voce tanto autorevole quanto conservatrice nel panorama continentale. Le interpretazioni di queste ore si basano anche su questo assunto. Ma quali sono le principali battaglie portate avanti dal "fronte progressista" capeggiato dal cardinale Marx? In questi ultimi anni, sono state ventilate alcune eventualità. Dalla "benedizione per le coppie omosessuali", alla "intercomunione" valida per cattolici e protestanti, passando dalla "laicizzazione della gestione ecclesiastica" alla messa in discussione dell'obbligo di celibato per i consacrati della Chiesa cattolica. I più oltranzisti pensano che il disegno di Marx sia quello di assecondare il pensiero di Karl Rahner, quello della "nuova Chiesa". Alcuni, in modo più semplice, attribuiscono il tutto pure alla "confusione dottrinale" sorta con il pontificato di Bergoglio.
Quella di Joseph Ratzinger può essere un gesto indipendente da qualunque retropensiero oppure un movimento strategico volto all'edificazione di un muro teorico. Si può solo provare a dedurre quale sia la finalità dell'azione in questione. Se non altro perché non sono state rilasciate dichiarazioni ufficiali. Vale la pena rimarcare, poi, come quanto predisposto da Benedetto XVI, come avviene di consueto da qualche anno a questa parte, non abbia trovato il placet di alcuni. Stando a quanto si legge su Settimana News, per esempio, è lecito parlare di perplessità sollevate dall'Associazione dei pubblicisti cattolici tedeschi. Ratzinger avrebbe intenzione di oltrepassare le intenzioni dell'episcopato di quella nazione. Le critiche non stupiscono: il papa emerito continua a rappresentare una barriera nei confronti di quello che i tradizionalisti usano chiamare "modernismo".
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