martedì 5 novembre 2019

Gli Usa presentano documenti di uscita dall’accordo di Parigi. Macron: “Rammarico per questa decisione. Accordo con la Cina necessario”

@ - Gli Usa presentano i documenti di uscita dall’accordo di Parigi. L’annuncio è arrivato nella serata di lunedì 4 novembre 2019 dal segretario di Stato Mike Pompeo: “Il ritiro – ha precisato il braccio destro di Trump – entrerà in vigore ad un anno dalla notifica“. E quindi il giorno dopo le elezioni americane con Donald Trump a caccia del secondo mandato consecutivo.


Gli Usa si ritirano dall’accordo di Parigi
L’annuncio è arrivato nel primo giorno utile per gli Usa di iniziare le operazioni per il ritiro dall’accordo. Mike Pompeo ha precisato come gli Stati Uniti continueranno ad un offrire nel dibattito internazionale un “modello realistico e pragmatico che mostra come l’innovazione e i mercati aperti portano a una maggiore prosperità, minori emissioni e fonti di energia più sicure“.
Il segretario di Stato ha anche elencato i risultati raggiunti dalla Casa Bianca con questo approccio: “Le emissioni di inquinante atmosferici che hanno impatto sulla salute umana e sull’ambiente sono scese del 74% fra il 1970 e il 2018. Le emissioni di gas serra sono calate del 13% dal 2015 e il 2017, anche se l’economia è cresciuta del 19%“.

Accordo di Parigi, la delusione della Francia 
L’addio degli Stati Uniti all’accordo di Parigi era quasi scontato. Sin dalla sua campagna elettorale Donald Trump ha duramente criticato questa intesa e subito dopo la vittoria ha cancellato molte delle norme dell’amministrazione precedente. Alla prima occasione utile è iniziato il processo di uscita che si concluderà il 4 novembre 2020, il giorno dopo le elezioni. Delusione da parte della Francia con il presidente Macron che ha espresso il suo rammarico per la decisione della Casa Bianca. Ma allo stesso tempo confermato il bisogno di firmare un accordo con la Cina sul clima e sulla biodiversità.

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