La “linea dura” di Macron in ambito migratorio è stata subito condannata da numerosi esponenti de La République En Marche con un passato a sinistra.
In vista del “dibattito pubblico” tra il capo dello Stato e i leader delle proteste di piazza, tentativo di conciliazione che durerà due mesi, l’Eliseo ha infatti deciso di attribuire una “rilevanza cruciale” alla questione migratoria.
In una “lettera” di cinque pagine inviata di recente ai rappresentanti del movimento anti-élitee contenente le proposte economico-sociali del governo per ripristinare “giustizia e sicurezza” in Francia, Macron avanza l’ipotesi di “ridurre gli arrivi di stranieri” nel territorio nazionale. L’inquilino dell’Eliseo propone infatti l’introduzione di “quote migratorie”, ossia di un numero massimo di cittadini extracomunitari autorizzati a entrare ogni anno nel Paese. Secondo gli analisti, il leader d’Oltralpe avrebbe ultimamente sposato la “linea dura” in tema di immigrazione in quanto una “percentuale crescente” di “gilet gialli” starebbe maturando “paura e ostilità” verso i flussi di clandestini diretti in Francia. I media transalpini sostengono che oltre il 40%” dei componenti del movimento anti-establishment desidererebbe “maggiori controlli alle frontiere nazionali” da parte delle autorità e tale dato starebbe crescendo a un “ritmo inarrestabile”.
La svolta di Macron in ambito migratorio è stata però subito condannata da numerosi esponenti del suo stesso partito. Molti parlamentari de La République En Marche con un passato a sinistra hanno infatti accusato l’inquilino dell’Eliseo di volere “virare verso il programma di Marine Le Pen”. Per esempio, il deputato Aurélien Taché, ex militante socialista passato con Macron alla vigilia delle elezioni del 2017, ha bollato come “sconvolgente” l’idea del capo dello stato di introdurre delle “quote annuali di extracomunitari”.
L’iniziativa del leader transalpino è stata criticata anche dai rappresentanti del Rassemblement National, il partito della Le Pen. Costoro hanno definito la “stretta anti-migranti” promessa da Macron “ipocrita” e “dettata soltanto dalla volontà di accaparrarsi i voti dei gilet gialli”.
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