venerdì 30 novembre 2018

Si ferma la crescita, nel terzo trimestre il Pil scende dello 0,1%

È il primo dato negativo dopo 14 trimestri di crescita. Tutti i principali aggregati della domanda interna registrano diminuzioni con un calo dello 0,1% dei consumi finali nazionali e dell’1,1% per gli investimenti fissi lordi.

Nel terzo trimestre del 2018 il Pil corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e aumentato dello 0,7% rispetto allo stesso trimestre del 2017. Lo rileva l’Istat spiegando che è il primo dato negativo dopo 14 trimestri di crescita. Il dato è stato rivisto al ribasso rispetto ai dati provvisori (variazione nulla sul trimestre precedente e +0,8% la variazione tendenziale). La variazione acquisita per il 2018 è pari a +0,9% (+1% nei dati provvisori).

L’Istat segnala che nel terzo trimestre del 2018 ci sono state due giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al terzo trimestre 2017. Rispetto al trimestre precedente tutti i principali aggregati della domanda interna registrano diminuzioni con un calo dello 0,1% dei consumi finali nazionali e dell’1,1% per gli investimenti fissi lordi. Sono crescite invece le importazioni dello 0,8% e le importazioni dell’1,1%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha sottratto 0,3 punti percentuali alla crescita del Pil. Dal lato dell’offerta per beni e servizi si registra un andamento congiunturale positivo soltanto per il valore aggiunto dell’agricoltura (+1,6%) mentre quello dell’industria e dei servizi è diminuito rispettivamente dello 0,1% e dello 0,2%.

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