Savona, Osvaldo Cocucci impiccato sul treno/ Fu coinvolto in processo Andreotti. Suicidio? Sospetti e anomalie: "La Polfer e la Squadra Mobile di Savona indagano sulla morte di Osvaldo Cocucci, trovato morto impiccato nel bagno di un treno. L'88enne è stato trovato impiccato con un foulard nel bagno di una carrozza del treno Thello Eurocity Nizza-Milano alla stazione di Savona. Sembrerebbe un suicidio, ma le modalità sono anomale: la porta del bagno è stata trovata aperta, inoltre per impiccarsi con il foulard all'appenino Cocucci avrebbe dovuto piegarsi con la testa di lato. Come riportato dal Corriere della Sera, risulta comunque che l'88enne fosse malato di leucemia. Cocucci era salito sul treno a Nizza, come risulta dal biglietto ferroviario che gli è stato trovato in una tasca. Gli investigatori hanno trovato nel treno l'impermeabile dell'anziano, ma nessun bagaglio né il portafoglio. Il cadavere è stato scoperto in un bagno mentre il treno si trovava all'altezza di Finale Ligure. È stato uno dei controllori a dare l'allarme. (agg. di Silvana Palazzo)
SI AGITA LO SPETTRO DI ANDREOTTI PER INFANGARLO?
Si agita lo spettro del mistero nella morte per suicidio di Osvaldo Cocucci, 88 anni, trovato impiccato in un bagno del treno Nizza-Milano, "riesumando" la sua comparsa in alcuni dei processi a carico di Giulio Andreotti, accusato ai tempi di rapporti con Cosa nostra. Le accuse riguardano un presunto incontro fra i due risalente al 1970, e Frank "Tre dita" Coppola, boss siculo-americano, incontro che non è mai stato provato. Ne aveva parlato lo stesso Cocucci diventato nel 1997 collaboratore di giustizia. Prima però di agitare spettri del passato, la stampa farebbe bene a indagare chi era Colucci oggi, perché arrivava da Nizza, se viveva nella città francese, di cosa si occupava negli ultimi anni della vita, mentre sembra si voglia di nuovo tirare accuse infondate su Andreotti tanto per infangarlo anche dopo morto. Ogni scusa è buona, sembra. Oppure si voglia sottintendere che Cocucci sia stato ucciso oggi dalla mafia per vendetta per essere stato un collaboratore di giustizia, a 88 anni? tesi anche questa francamente ridicola, di lui non si ricordava più nessuno. E' possibile che l'uomo, vecchio e solo, abbia voluto di sua spontanea volontà mettere fine a una vita dissoluta, tra delinquenza e disperazione (Agg. Paolo Vites)
IMPICCATO NEL BAGNO DEL TRENO NIZZA-MILANO
Il giallo del cadavere ritrovato ieri impiccato in un bagno del treno a Savona raddoppia il proprio mistero con l’identità rivelata della vittima: si chiama Osvaldo Cocucci, aveva 88 anni e soprattutto era uno dei malavitosi poi collaboratore di giustizia citato in alcuni dei processi a carico di Giulio Andreotti. Si è impiccato nel bagno del treno Thello Eurocity Nizza-Milano alla stazione di Savona dopo una lunghissima carriera dentro e fuori le aule di tribunale: era di ogni italo-argentine e il suo nome figura più volte nelle carte dei processi Andreotti dove vennero esaminati gli insondabili misteri legati al faccendiere Michele Sindona. Come è noto quest’ultimo, morto anche lui suicida in carcere, era stato condannato per aver commissionato l’imicii del commissario liquidatore del Banco Ambrosiano Giorgio Ambrosoli. La Polfer e la Procura di Savona indagano intanto sulla morte di Cocucci (avvenuta pare nel pomeriggio di ieri): secondo quanto riporta Fanpage, il ritrovamento del cadavere è avvenuto intorno alle 17 quando il capotreno del convoglio ha bussato alla porta della toilette chiusa. Non ricevendo nessuna risposta, ha deciso di aprire con la chiave di servizio e di fronte si è ritrovato lo spettacolo macabro e triste dell’anziano impiccato con una sciarpa.
CHI ERA OSVALDO COCUCCI
Secondo quanto ha rivelato la pm Cristiana Buttiglione alla Stampa, si tratterebbe di un suicido seppur anomalo: con sé non aveva alcun documento, nessuna valigia e nemmeno un telefono cellulare. Alcuni ipotizzano si possa trattare anche di un furto concluso tragicamente ma, visto il passato della vittima, potrebbe esserci molto di più che ancora non è stato neanche minimamente immaginato. Per capire chi era Cocucci è necessario fare un salto indietro nel tempo, all’interno di alcuni dei più intricati misteri dell’Italia nella Prima Repubblica: l’italo argentino suicida era un nome noto nella storia della malavita milanese, capo della banda di Federico Cerniglia, poi anche lui collaboratore di giustizia sul caso Sindona. «Era il 1997 quando Cerniglia aveva iniziato a collaborare con la magistratura raccontando di un incontro mai provato tra Andreotti e Frank Coppola, meglio noto come Frank Tre Dita»: quello che riporta il Fatto Quotidiano è un passaggio però mai provato in sede processuale, secondo cui il 7 volte premier avrebbe incontrato nel 1970 il malavitoso americano, a riprova di un legame tra Cosa Nostra e la Democrazia Cristiana. Come spiega l'Ansa, i giudici che processarono Andreotti, però, ritennero quel racconto completamente inventato: il nome di Osvaldo Cocucci compare proprio perché capo di quella banda che avrebbe avuto un ruolo nell’incontro con Andreotti, mai però dimostrato in alcun modo."
SI AGITA LO SPETTRO DI ANDREOTTI PER INFANGARLO?
Si agita lo spettro del mistero nella morte per suicidio di Osvaldo Cocucci, 88 anni, trovato impiccato in un bagno del treno Nizza-Milano, "riesumando" la sua comparsa in alcuni dei processi a carico di Giulio Andreotti, accusato ai tempi di rapporti con Cosa nostra. Le accuse riguardano un presunto incontro fra i due risalente al 1970, e Frank "Tre dita" Coppola, boss siculo-americano, incontro che non è mai stato provato. Ne aveva parlato lo stesso Cocucci diventato nel 1997 collaboratore di giustizia. Prima però di agitare spettri del passato, la stampa farebbe bene a indagare chi era Colucci oggi, perché arrivava da Nizza, se viveva nella città francese, di cosa si occupava negli ultimi anni della vita, mentre sembra si voglia di nuovo tirare accuse infondate su Andreotti tanto per infangarlo anche dopo morto. Ogni scusa è buona, sembra. Oppure si voglia sottintendere che Cocucci sia stato ucciso oggi dalla mafia per vendetta per essere stato un collaboratore di giustizia, a 88 anni? tesi anche questa francamente ridicola, di lui non si ricordava più nessuno. E' possibile che l'uomo, vecchio e solo, abbia voluto di sua spontanea volontà mettere fine a una vita dissoluta, tra delinquenza e disperazione (Agg. Paolo Vites)
IMPICCATO NEL BAGNO DEL TRENO NIZZA-MILANO
Il giallo del cadavere ritrovato ieri impiccato in un bagno del treno a Savona raddoppia il proprio mistero con l’identità rivelata della vittima: si chiama Osvaldo Cocucci, aveva 88 anni e soprattutto era uno dei malavitosi poi collaboratore di giustizia citato in alcuni dei processi a carico di Giulio Andreotti. Si è impiccato nel bagno del treno Thello Eurocity Nizza-Milano alla stazione di Savona dopo una lunghissima carriera dentro e fuori le aule di tribunale: era di ogni italo-argentine e il suo nome figura più volte nelle carte dei processi Andreotti dove vennero esaminati gli insondabili misteri legati al faccendiere Michele Sindona. Come è noto quest’ultimo, morto anche lui suicida in carcere, era stato condannato per aver commissionato l’imicii del commissario liquidatore del Banco Ambrosiano Giorgio Ambrosoli. La Polfer e la Procura di Savona indagano intanto sulla morte di Cocucci (avvenuta pare nel pomeriggio di ieri): secondo quanto riporta Fanpage, il ritrovamento del cadavere è avvenuto intorno alle 17 quando il capotreno del convoglio ha bussato alla porta della toilette chiusa. Non ricevendo nessuna risposta, ha deciso di aprire con la chiave di servizio e di fronte si è ritrovato lo spettacolo macabro e triste dell’anziano impiccato con una sciarpa.
CHI ERA OSVALDO COCUCCI
Secondo quanto ha rivelato la pm Cristiana Buttiglione alla Stampa, si tratterebbe di un suicido seppur anomalo: con sé non aveva alcun documento, nessuna valigia e nemmeno un telefono cellulare. Alcuni ipotizzano si possa trattare anche di un furto concluso tragicamente ma, visto il passato della vittima, potrebbe esserci molto di più che ancora non è stato neanche minimamente immaginato. Per capire chi era Cocucci è necessario fare un salto indietro nel tempo, all’interno di alcuni dei più intricati misteri dell’Italia nella Prima Repubblica: l’italo argentino suicida era un nome noto nella storia della malavita milanese, capo della banda di Federico Cerniglia, poi anche lui collaboratore di giustizia sul caso Sindona. «Era il 1997 quando Cerniglia aveva iniziato a collaborare con la magistratura raccontando di un incontro mai provato tra Andreotti e Frank Coppola, meglio noto come Frank Tre Dita»: quello che riporta il Fatto Quotidiano è un passaggio però mai provato in sede processuale, secondo cui il 7 volte premier avrebbe incontrato nel 1970 il malavitoso americano, a riprova di un legame tra Cosa Nostra e la Democrazia Cristiana. Come spiega l'Ansa, i giudici che processarono Andreotti, però, ritennero quel racconto completamente inventato: il nome di Osvaldo Cocucci compare proprio perché capo di quella banda che avrebbe avuto un ruolo nell’incontro con Andreotti, mai però dimostrato in alcun modo."
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