venerdì 16 marzo 2018

Napoli, crollo in un ex monastero: 4 operai coinvolti, uno in codice rosso

Napoli, crollo in un ex monastero: 4 operai coinvolti, uno in codice rosso: "Tragedia sfiorata questa mattina a Napoli. Quattro operai sono stati estratti vivi, anche se feriti, dopo il crollo nel cuore del centro storico della città di parte murarie e di un ponteggio all’interno del Complesso di San Paolo Maggiore, in via San Paolo, in zona Tribunali. Il crollo, avvenuto intorno alle 9, ha coinvolto solo i quattro operai, impegnati in alcuni lavori di restauro. Precisamente il crollo sarebbe avvenuto all’interno del complesso in un chiostro interno con ingresso su via San Paolo, poco distante da via dei Tribunali.

Napoli, crollo nel Complesso di San Paolo Maggiore: operaio in codice rosso
Il crollo si è dunque verificato a due passi da Napoli sotterranea, in una zona molto frequentata dai turisti. Sul posto oltre ai pompieri è giunta la Polizia. Ad operare per salvare gli operai anche la squadra Usar (Urban search and rescue) dei Vigili del Fuoco. Un primo bilancio comunicato era di tre operai tratti in salvo, feriti, e un operaio disperso. Inizialmente, erano circolate anche voci, mai confermate, di vittime. Fortunatamente anche la quarta persona è stata estratta viva. I quattro operai sono stati portati in ospedale. Uno dei quattro è stato ricoverato in codice rosso.

I lavori sul Complesso di San Paolo Maggiore sono iniziati alcuni mesi fa, precisamente a agosto 2017, nell’ambito del ‘Grande Progetto Centro storico di Napoli – Valorizzazione del sito Unesco’ lanciato dal Comune. Il progetto di restauro e di valorizzazione ha l’obiettivo di potenziare i valori culturali ed economici del sito, con l’allestimento del museo dell’opera e della pinacoteca, la sistemazione del chiostro e della sala auditorium e la realizzazione di spazi di accoglienza e di promozione didattica. La fine dei lavori, per 3 milioni di euro, è prevista la prossima estate.

Le possibili cause
A qualche ora dal crollo a San Paolo Maggiore si è è subito cominciato a parlare delle possibili cause di quella che poteva diventare una tragedia. Forse la pioggia «ma anche un quadro fessurativo pregresso molto grave che forse doveva essere puntellato meglio», sono le ipotesi al vaglio secondo il geometra Pezzella dell’ufficio Sicurezza abitativa del Comune di Napoli. «Quello che sappiamo ora – ha spiegato in mattinata – è che durante i lavori di ristrutturazione del convento, credo regolarmente autorizzati dalla Soprintendenza, è crollata una parte dell’arcata del cortile antico coinvolgendo gli operai. Per fortuna, tranne uno che sembra in condizioni gravi, gli altri stanno bene».

(Immagine da Google Maps)"


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