Londra - Mosca: guerra di spie: "Il Regno Unito, patria del celeberrimo #James Bond, agente segreto con licenza di uccidere, è nuovamente al centro di una guerra di spie. L’immaginario 007 rappresenta la spia perfetta per antonomasia, di fatto un omicida per giusta causa, fedele alla Regina Elisabetta e agli interessi britannici. Nello specifico, la parabola spionistica di Sergei Skripal, nella narrazione di Ian Fleming, rappresenta una cattivissima spia russa, che folgorata dalla monarchia inglese, vende i segreti della propria patria, tradendola nel nome della Regina, ma non senza lauti versamenti. Ribaltando la narrazione, se la spia avvelenata fosse stato l’agente Bond, che affascinato dalla figura carismatica del presidente Vladimir Putin [VIDEO] e dai valori repubblicani, avesse venduto segreti militari alla Russia, nel Regno Unito, come nel resto del mondo, tutti direbbero: ben fatto, God Save the Queen!
Nella serata di lunedì 12 marzo 2018, il primo ministro britannico Theresa May, ha accusato il Cremlino, nello specifico l’FSB, di essere l’autore dell’avvelenamento dello 007 russo passato al nemico.
Ha basato la sua accusa sul fatto che il gas nervino somministrato all’agente Sergei e conseguentemente alla figlia Yulia Skripal, sia un preparato di fabbricazione militare Sovietica degli anni ’80 del secolo scorso e che oggi sarebbe nella disponibilità della Russia. Downing Street ha poi convocato l’ambasciatore russo nel Regno Unito, chiedendogli conto di come la sostanza, di fabbricazione sovietica, sia finita a Salisbury. Durante l’incontro col diplomatico, sembra che Alexander Boris Johnson, Segretario di Stato per gli Affari Esteri e del Commonwealth [VIDEO], peraltro con antenati russi, si sia rifiutato di stringere la mano all'ambasciatore.
Durante l’incontro con l’ambasciatore russo, Theresa May gli ha dato tempo fino al 13 marzo, per rendicontare su eventuali quantitativi mancanti degli agenti nervini in suo possesso all’OPCWl, organismo internazionale che vigila sui paesi in possesso di armi chimiche (Regno Unito compreso).
L’arsenale sovietico
Ovviamente si tratta di una richiesta capziosa, anche perché gli sterminati armamenti sovietici, oggi nella disponibilità di tutte le ex nazioni sovietiche, in molti casi sono stati venduti in nero a trafficanti d’armi di mezzo mondo. Con questo non vogliamo sostenere che #Mosca sia innocente, ma restando nel solco della narrazione “Fleminghiana”, potrebbe essere stato utilizzato dallo spionaggio inglese, per creare un false flag contro la Russia, ad alimentare il clima di russofobia che, pur convincendo poco, pervade tutti i media occidentali. Senza perdere l’ironia che la contraddistingue, Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha definito le osservazioni dellla May, uno “spettacolo circense nel parlamento del Regno Unito”.
La spia ex-russa Sergei Skripal, 66 anni, e sua figlia Yulia, 33 anni, vennero rinvenuti il 4 marzo scorso, privi di sensi a Salisbury . Attualmente sono ricoverati in ospedale in condizioni critiche ma non gravi. Skripal venne condannato nel 2006 da un tribunale russo per alto tradimento, dopo aver scoperto che questi aveva venduto all’MI6 inglese l’elenco dei nomi di 300 colleghi russi.
Evitata la pena di morte, non prevista dall’ordinamento russo, nel 2010 venne perdonato e scarcerato dall’allora presidente Dmitry Medvedev, successivamente andò a vivere nel Regno Unito, stabilendosi a Salisbury nel 2011.
Chi manca in questa narrazione stile Ian Fleming? Ovviamente Richard Sorge, nome in codice “Ramsay”, super agente segreto Sovietico attivo in Giappone durante la seconda guerra mondiale. Preannunciò agli allora alleati statunitensi, che stranamente lo ignorarono, l’attacco nipponico a Pearl Harbor. Per quale motivo il suo avvertimento venne ignorato dalla Casa Bianca? Non si sa bene, ma tra Real Flag e False Flag, c’è sempre di mezzo una Guerra di Spie. #londra"
Nella serata di lunedì 12 marzo 2018, il primo ministro britannico Theresa May, ha accusato il Cremlino, nello specifico l’FSB, di essere l’autore dell’avvelenamento dello 007 russo passato al nemico.
Ha basato la sua accusa sul fatto che il gas nervino somministrato all’agente Sergei e conseguentemente alla figlia Yulia Skripal, sia un preparato di fabbricazione militare Sovietica degli anni ’80 del secolo scorso e che oggi sarebbe nella disponibilità della Russia. Downing Street ha poi convocato l’ambasciatore russo nel Regno Unito, chiedendogli conto di come la sostanza, di fabbricazione sovietica, sia finita a Salisbury. Durante l’incontro col diplomatico, sembra che Alexander Boris Johnson, Segretario di Stato per gli Affari Esteri e del Commonwealth [VIDEO], peraltro con antenati russi, si sia rifiutato di stringere la mano all'ambasciatore.
Durante l’incontro con l’ambasciatore russo, Theresa May gli ha dato tempo fino al 13 marzo, per rendicontare su eventuali quantitativi mancanti degli agenti nervini in suo possesso all’OPCWl, organismo internazionale che vigila sui paesi in possesso di armi chimiche (Regno Unito compreso).
L’arsenale sovietico
Ovviamente si tratta di una richiesta capziosa, anche perché gli sterminati armamenti sovietici, oggi nella disponibilità di tutte le ex nazioni sovietiche, in molti casi sono stati venduti in nero a trafficanti d’armi di mezzo mondo. Con questo non vogliamo sostenere che #Mosca sia innocente, ma restando nel solco della narrazione “Fleminghiana”, potrebbe essere stato utilizzato dallo spionaggio inglese, per creare un false flag contro la Russia, ad alimentare il clima di russofobia che, pur convincendo poco, pervade tutti i media occidentali. Senza perdere l’ironia che la contraddistingue, Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha definito le osservazioni dellla May, uno “spettacolo circense nel parlamento del Regno Unito”.
La spia ex-russa Sergei Skripal, 66 anni, e sua figlia Yulia, 33 anni, vennero rinvenuti il 4 marzo scorso, privi di sensi a Salisbury . Attualmente sono ricoverati in ospedale in condizioni critiche ma non gravi. Skripal venne condannato nel 2006 da un tribunale russo per alto tradimento, dopo aver scoperto che questi aveva venduto all’MI6 inglese l’elenco dei nomi di 300 colleghi russi.
Evitata la pena di morte, non prevista dall’ordinamento russo, nel 2010 venne perdonato e scarcerato dall’allora presidente Dmitry Medvedev, successivamente andò a vivere nel Regno Unito, stabilendosi a Salisbury nel 2011.
Chi manca in questa narrazione stile Ian Fleming? Ovviamente Richard Sorge, nome in codice “Ramsay”, super agente segreto Sovietico attivo in Giappone durante la seconda guerra mondiale. Preannunciò agli allora alleati statunitensi, che stranamente lo ignorarono, l’attacco nipponico a Pearl Harbor. Per quale motivo il suo avvertimento venne ignorato dalla Casa Bianca? Non si sa bene, ma tra Real Flag e False Flag, c’è sempre di mezzo una Guerra di Spie. #londra"
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