lunedì 26 febbraio 2018

Siria, forze speciali turche e arabe entrano ad Afrin, sospetto attacco con gas nel Ghouta

Siria, forze speciali turche e arabe entrano ad Afrin, sospetto attacco con gas nel Ghouta: "Le forze speciali della polizia e della gendarmeria turca sono entrate stamani nell'enclave curda di Afrin, nel nord-ovest della Siria, sotto attacco di Ankara da oltre un mese. Il loro compito principale, secondo i media locali, sarà quello di contrastare possibili infiltrazioni di miliziani curdi dell'Ypg nei villaggi già passati sotto il controllo turco e di partecipare all'assedio del centro urbano di Afrin. Con le forze speciali, saranno schierati da oggi nell'area anche circa 600 membri curdi e arabi della 'Brigata dei falchi curdi' dell'Esercito siriano libero.

Intanto, le forze armate turche hanno fornito stamani un nuovo bilancio dell'operazione 'Ramoscello d'ulivo', indicando in 2.059 il numero dei "terroristi" curdi dell'Ypg e dell'Isis "neutralizzati" (cioè uccisi, feriti o fatti prigionieri) dall'inizio dell'offensiva, il 20 gennaio scorso. Le cifre non sono verificabili in modo indipendente.

Le notizie dall'enclave di Afrin arrivano mentre proseguono i bombardamenti del regime siriano su Ghouta Est. L'Osservatorio nazionale siriano avanza il sospetto che i governativi siriani abbiano lanciato un attacco chimico con cloro su Al-Shifuniyah, nella Ghouta orientale. "Diversi civili hanno avuto sintomi di soffocamento, un bimbo è morto", afferma l'Ong, precisando di non avere ancora informazioni dettagliate sull'episodio e sulla natura delle armi usate nel raid.

La Ghouta orientale non può più aspettare e la risoluzione del Consiglio di Sicurezza sulla Siria deve essere attuata "immediatamente", ha dichiarato oggi a Ginevra il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. "È giunto il momento di fermare questo inferno sulla terra", ha insistito Guterres nel suo discorso di apertura della 37esima sessione del Consiglio dei diritti umani evocando la tragica situazione in Siria.

La risoluzione del Consiglio di sicurezza chiede la cessazione delle ostilità in Siria per almeno 30 giorni, ma "le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza hanno senso solo se sono effettivamente applicate", ha aggiunto il segretario generale dell'Onu chiedendo che la risoluzione sia "immediatamente" applicata, in particolare per garantire la consegna immediata, sicura, senza ostacoli degli aiuti e dei servizi umanitari, l'evacuazione dei malati e dei feriti e per alleviare le sofferenze dei siriani. "Le Nazioni Unite sono pronte a fare la loro parte", ha aggiunto. "Come ho avuto modo di dire al Consiglio di Sicurezza un paio di giorni fa, la Ghouta orientale in particolare non può aspettare". Guterres ha ricordato a tutte le parti l'obbligo di proteggere i civili e le infrastrutture civili "in ogni momento" e sottolineato che "gli sforzi per combattere il terrorismo non sostituiscono tali obblighi"."

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