venerdì 3 aprile 2015

Turchia, incubo strategia della tensione | Mondo | www.avvenire.it

Turchia, incubo strategia della tensione | Mondo | www.avvenire.it: "Ma che cosa sta succedendo in Turchia? A due mesi dalle cruciali elezioni politiche del 7 giugno, sembra che una mano invisibile abbia schiacciato il pulsante "caos", scatenando un'improvvisa spirale di violenza. Una "strategia della tensione" che potrebbe condizionare il risultato elettorale. Secondo alcuni a vantaggio dell'uomo forte al potere, il presidente Recep Tayyip Erdogan.

La sola certezza è che Erdogan punta a una maggioranza assoluta forte per istituire una super-presidenza, cambiando la costituzione. Una "dittatura islamica", traduce l'opposizione. Qualche esponente Akp ipotizza anche un "ritorno dell'impero ottomano".

Ecco cosa è successo nella giornata di mercoledì.

KAMIKAZE CONTRO SEDE POLIZIA A ISTANBUL. Due persone armate, di cui una donna kamikaze, hanno attaccato il quartier generale della polizia a Istanbul. I poliziotti hanno risposto al fuoco uccidendo l'aspirante attentatrice suicida: lo ha reso noto via Twitter la governatrice della città, Rengin Arslan. L'altro assalitore, che ha tentato la fuga, è stato ferito e arrestato.

UOMO ARMATO NELLA SEDE DEL PARTITO AKP. A Istanbul, nel quartiere di Kartal, un uomo armato ha brevemente occupato una sede locale del partito islamico Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan. Dopo l'intervento delle forze speciali è stato arrestato. Non ci sono stati feriti. Dopo avere fatto irruzione, sembra armato nell'edificio, l'uomo aveva fatto uscire tutti i dipendenti presenti e aveva esposto ad una finestra una bandiera turca sulla quale era stata aggiunta una sorta di scimitarra.

32 ARRESTI.Mercoledì mattina la polizia turca ha arrestato a Antalya, Smirne e Eskisehir 32 persone sospettate di essere vicine al Dhkp-C.


Folla oceanica ai funerali del magistrato ucciso

SCONTRI POLIZIA-MANIFESTANTI. Dopo l'assalto delle teste di cuoio al Palazzo di Giustizia, nella notte tra martedì e mercoledì ci sono stati incidenti fra la polizia e i manifestanti in due quartieri di Istanbul. Le forze di sicurezza hanno usato lacrimogeni per disperdere manifestanti di estrema sinistra nel quartiere di Okmeydani, dove il quattordicenne Berkin Elvan, figura simbolo del movimento di Gezi Park, venne colpito mortalmente da un candelotto lacrimogeno alla testa nel giugno 2013. Ci sono stati incidenti anche nel quartiere popolare di Gazi, dove è attivo il Dhkp-C. I due sequestratori del giudice Mehmet Selim Kiraz chiedevano "giustizia" per la vicenda Berkin. A due anni dai fatti il poliziotto responsabile della morte del ragazzo non è stato ancora incriminato.
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