Conventi «aperti»: l'appello del Papa dà frutti | Cronaca | www.avvenire.it: Il Progetto PARCEL dal Colle Celio ROMA ... "Poco più di un anno fa, nel pomeriggio del 10 settembre, il gesuita Jorge Mario Bergoglio varcava la soglia della sede romana del Centro Astalli, braccio italiano del Jesuit refugee service, voluto dal padre generale Pedro Arrupe perché la Compagnia di Gesù fosse accanto ai richiedenti asilo e ai migranti in difficoltà. «La visita di Papa Francesco ha riempito tutti noi di speranza e fiducia. Nonostante i molti problemi, in questi mesi abbiamo avvertito dei segni incoraggianti di cambiamento. Tante persone ci hanno contattato per iniziare il volontariato al Centro Astalli e tanti altri hanno mostrato, in molti modi diversi, interesse per la causa dei rifugiati», riferisce padre Giovanni La Manna, presidente del Centro Astalli. Quel giorno il Pontefice lanciò un appello preciso ai religiosi e alle religiose: «I conventi vuoti non servono alla Chiesa per trasformarli in alberghi e guadagnare i soldi. I conventi vuoti non sono nostri, sono per la carne di Cristo che sono i rifugiati. Il Signore ci chiama a vivere con generosità e coraggio l’accoglienza nei conventi vuoti».
Parole accolte da un fragoroso applauso nella Chiesa del Gesù, affollata da stranieri cristiani e musulmani, volontari, operatori. «È stata una delle prime visite del suo pontificato a distanza di due mesi da quella fatta a Lampedusa», aggiunge il presidente del Centro Astalli. «In questo anno, grazie alla visita di Papa Francesco, abbiamo avuto la conferma di una convinzione che nasce dal lavoro con i rifugiati: per innescare il cambiamento della società che tutti auspichiamo, è necessario partire dai piccoli gesti del quotidiano. Solo così si può tracciare una nuova strada da provare a percorrere insieme», rimarca padre La Manna. Qualcosa si è mosso e si sta muovendo nella capitale, prima e dopo lo 'scossone' bergogliano, tra gli istituti dei consacrati presenti nella Capitale."
Parole accolte da un fragoroso applauso nella Chiesa del Gesù, affollata da stranieri cristiani e musulmani, volontari, operatori. «È stata una delle prime visite del suo pontificato a distanza di due mesi da quella fatta a Lampedusa», aggiunge il presidente del Centro Astalli. «In questo anno, grazie alla visita di Papa Francesco, abbiamo avuto la conferma di una convinzione che nasce dal lavoro con i rifugiati: per innescare il cambiamento della società che tutti auspichiamo, è necessario partire dai piccoli gesti del quotidiano. Solo così si può tracciare una nuova strada da provare a percorrere insieme», rimarca padre La Manna. Qualcosa si è mosso e si sta muovendo nella capitale, prima e dopo lo 'scossone' bergogliano, tra gli istituti dei consacrati presenti nella Capitale."
'via Blog this'
Nessun commento:
Posta un commento