“Roma ortodossa” - Notizie - Societá - La Voce della Russia: "Ha dedicato un capitolo a parte al cimitero di Testaccio di Roma. Come è potuto succedere che proprio nel cuore di Roma sia comparsa una necropoli russa considerata uno dei più interessanti cimiteri russi all’estero?
- Nel cimitero di Testaccio, chiamato anche “cimitero vicino alla Piramide”, sono sepolti circa un migliaio di nostri connazionali, tra cui Karl Brjullov ed altri pittori venuti a Roma dall’Accademia delle Belle Arti, il poeta Viačeslav Ivanov, rappresentanti delle dinastie dei Romanov, dei Volkonskij, degli Šeremetjev, dei Viazemskij e dei Tolstoj, molti diplomatici e sacerdoti. Qui si è conservata la statua commemorativa creata dal geniale scultore Mark Antokolskij. Per quanto riguarda il “cuore” di Roma, bisogna dire che questo cimitero acattolioco, dove oltre ai cristiani ortodossi venivano sepolti anche anglicani e protestanti, è venuto a trovarsi nella vecchia città in seguito alla crescita di Roma. Al momento di nascita della necropoli alla fine del XVIII secolo questa zona era considerata non prestigiosa, di periferia, destinata appunto a coloro che non appartenevano alla Chiesa cattolica dominante. Necropoli rispettabili esistevano allora nel centro della città. Ma ecco un paradosso: con lo sviluppo di Roma questi cimiteri sono stati eliminati, sono scomparsi, mentre quelli non prestigiosi si sono conservati e sono diventati adesso largamente noti, soprattutto nel mondo anglofono, grazie a nomi come quelli dei poeti Shelley e Keats.
- Intende organizzare in futuro un itinerario per i siti legati al cristianesino ortodosso a Roma, visto che negli ultimi anni i tour per i pellegrini sono molto popolari tra i russi?
- Alcuni itinerari si sono già formati e ne teniamo conto nel nostro libro. Presso la Chiesa russa di Santa Caterina a Roma funziona attivamente il servizio di pellegrinaggio. Anche un’altra chiesa, quella di San Nicola, fornisce aiuto ai pellegrini. L’organizzazione, preparazione degli ininerari e la realizzazione dei relativi viaggi sono un lavoro particolare, che richiede un’alta professionalità. Io, invece, mi sento professionista alla scrivanzia e al computer, per cui ha cominciato a scrivere una continuazione di questo libro dal titolo forse ancor più provocante: “Milano ortodossa”.
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/2014_08_14/Roma-ortodossa-2778/"
- Nel cimitero di Testaccio, chiamato anche “cimitero vicino alla Piramide”, sono sepolti circa un migliaio di nostri connazionali, tra cui Karl Brjullov ed altri pittori venuti a Roma dall’Accademia delle Belle Arti, il poeta Viačeslav Ivanov, rappresentanti delle dinastie dei Romanov, dei Volkonskij, degli Šeremetjev, dei Viazemskij e dei Tolstoj, molti diplomatici e sacerdoti. Qui si è conservata la statua commemorativa creata dal geniale scultore Mark Antokolskij. Per quanto riguarda il “cuore” di Roma, bisogna dire che questo cimitero acattolioco, dove oltre ai cristiani ortodossi venivano sepolti anche anglicani e protestanti, è venuto a trovarsi nella vecchia città in seguito alla crescita di Roma. Al momento di nascita della necropoli alla fine del XVIII secolo questa zona era considerata non prestigiosa, di periferia, destinata appunto a coloro che non appartenevano alla Chiesa cattolica dominante. Necropoli rispettabili esistevano allora nel centro della città. Ma ecco un paradosso: con lo sviluppo di Roma questi cimiteri sono stati eliminati, sono scomparsi, mentre quelli non prestigiosi si sono conservati e sono diventati adesso largamente noti, soprattutto nel mondo anglofono, grazie a nomi come quelli dei poeti Shelley e Keats.
- Intende organizzare in futuro un itinerario per i siti legati al cristianesino ortodosso a Roma, visto che negli ultimi anni i tour per i pellegrini sono molto popolari tra i russi?
- Alcuni itinerari si sono già formati e ne teniamo conto nel nostro libro. Presso la Chiesa russa di Santa Caterina a Roma funziona attivamente il servizio di pellegrinaggio. Anche un’altra chiesa, quella di San Nicola, fornisce aiuto ai pellegrini. L’organizzazione, preparazione degli ininerari e la realizzazione dei relativi viaggi sono un lavoro particolare, che richiede un’alta professionalità. Io, invece, mi sento professionista alla scrivanzia e al computer, per cui ha cominciato a scrivere una continuazione di questo libro dal titolo forse ancor più provocante: “Milano ortodossa”.
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/2014_08_14/Roma-ortodossa-2778/"
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