mercoledì 13 agosto 2014

Azioni criminali indicibili

Azioni criminali indicibili: ABBIAMO ASPETTATO TROPPO ... PERCHE' !!!!  "«Il mondo intero ha assistito, stupefatto, a ciò che ormai viene chiamata “la restaurazione del califfato” che era stato abolito il 29 ottobre 1923 da Kamal Atatürk, fondatore della Turchia moderna. Il fatto che questa “restaurazione” venga contestata dalla maggioranza delle istituzioni religiose e politiche musulmane non ha impedito ai jihadisti dello “Stato islamico” di commettere e di continuare a commettere delle azioni criminali indicibili». Lo scrive il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso in un comunicato diffuso questa mattina, marted 12 agosto.



«Il Pontificio Consiglio, tutti coloro che si trovano impegnati nel dialogo interreligioso, gli adepti di tutte le religioni, così come gli uomini e le donne di buona volontà, si legge ancora, non possono fare a meno di denunciare e condannare senza ambiguità queste pratiche indegne dell’uomo: il massacro di persone per il solo motivo della loro appartenenza religiosa; la pratica esecrabile della decapitazione, della crocifissione e di appendere i cadaveri in luoghi pubblici; l’imposizione ai cristiani e agli yazidi di scegliere tra la conversione all’islam, il pagamento di un tributo (jizya) e l’esodo; l’espulsione forzata di decine di migliaia di persone, tra i quali bambini, anziani, donne incinta e malati; il prelevamento di ragazze e donne appartenenti alle comunità yazida e cristiana come bottino di guerra (sabaya); l’imposizione della pratica barbara dell’infibulazione; la distruzione dei luoghi di culto e dei mausolei cristiani e musulmani; l’occupazione forzata o la desacralizzazione di chiese e monasteri; il ritiro dei crocifissi e altri simboli religiosi cristiani come quelli di altre comunità religiose; la distruzione del patrimonio religioso-culturale cristiano, di valore inestimabile; la violenza abietta al fine di terrorizzare le persone per obbligarle ad arrendersi o a fuggire.

«Nessuna causa potrebbe giustificare tali barbarie e certamente non una religione. Si tratta di un’offensiva di estrema gravità contro l’umanità e contro Dio che ne è il Creatore, come ha spesso ricordato Papa Francesco."


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