@ - Il 75° Festival di Cannes ha preso il via ieri con un occhio rivolto alla guerra della Russia in Ucraina. Ci ha pensato il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky con un discorso in diretta video col quale ha invitato una nuova generazione di registi a confrontarsi con i dittatori come Charlie Chaplin satireggiava Adolf Hitler. Zelensky si è guadagnato una standing ovation e ha parlato a lungo del legame tra cinema e realtà. Ha citato film come "Apocalypse Now" di Francis Ford Coppola e "Il grande dittatore" di Charlie Chaplin come non dissimili dalle attuali circostanze dell'Ucraina.
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Zelensky ha citato il discorso finale di Chaplin ne "Il grande dittatore", uscito all'inizio della Seconda guerra mondiale: "L'odio degli uomini passerà, i dittatori moriranno e il potere che hanno tolto al popolo tornerà al popolo". "Abbiamo bisogno di un nuovo Chaplin che dimostri che il cinema del nostro tempo non è muto", ha implorato Zelenskyy. Il presidente ucraino ha esortato i registi a non "rimanere in silenzio" mentre centinaia di persone continuano a morire in Ucraina e a dimostrare che il cinema "è sempre dalla parte della libertà".
La guerra sarà una presenza regolare a Cannes, dove quest'anno il festival ha impedito ai russi legati al governo di partecipare. Saranno proiettati diversi film di importanti registi ucraini, tra cui il documentario di Sergei Loznitsa "The Natural History of Destruction". Anche il filmato girato dal regista lituano Mantas Kvedaravicius prima di essere ucciso a Mariupol in aprile sarà mostrato dalla sua fidanzata, Hanna Bilobrova. Anche "Final Cut", l'ultimo film del regista di "The Artist" Hazanavicius, è stato rinominato dal suo titolo originale, "Z", dopo che i manifestanti ucraini hanno notato che la lettera Z per alcuni simboleggia il sostegno alla guerra della Russia in Ucraina
Per il presidente ucraino é stata una buona giornata, non solo per l'ovazione a Cannes, ma anche perché Emmanuel Macron gli ha confermato che la richiesta di adesione dell'Ucraina all'UE sarà esaminata in una riunione del Consiglio europeo già a giugno. Lo stesso il Presidente francese, solo poche settimane fa, sosteneva che ci vorranno decenni prima che l'Ucraina venga accettata nell'UE. Macron ha inoltre garantito a Zelensky che la fornitura di aiuti militari e umanitari da parte della Francia all'Ucraina continuerà e aumenterà nelle prossime settimane.
La Corte penale internazionale ha inviato in Ucraina una squadra di 42 membri per indagare sui presunti crimini di guerra commessi dall'inizio dell'invasione russa. Il gruppo è composto da investigatori, esperti forensi e personale di supporto che collaboreranno con le autorità ucraine. Si tratta del "più grande dispiegamento di questo tipo nella storia dell'organizzazione", scrive l'Agence France Press. E oggi inizia a Kiev il primo processo per crimini di guerra dall'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. Imputato un soldato russo accusato di avere ucciso un civile disarmato, ha ventun'anni e aveva la responsabilità di una gruppo di carristi.
È poco chiaro quello che sta succedendo a Mariupol. I soldati ucraini si sono arresi, sia i marines che i membri del reggimento Azov. Entrambi, ma soprattutto i secondi, hanno molto da temere dall'essere caduti in mano ai russi. Putin in effetti ha detto che i soldati che hanno difeso l'acciaieria saranno trattati 'in linea con le leggi internazionali', ma il presidente della Duma russa si oppone: 'Vanno processati' ha detto e vanno considerati come terroristi. Tira una brutta aria, insomma, anche se durante il suo discorso quotidiano, Zelensky ha dichiarato che l'evacuazione è supervisionata dai militari e dall'intelligence dell'Ucraina con l'aiuto dei "più influenti mediatori internazionali". Resta il fatto che non si sa esattamente dove vengano rinchiusi, se non che si tratta dei campi di prigionia nel Donbass occupato in attesa di un'eventuale scambio con prigionieri di guerra russi.
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