sabato 23 aprile 2022

Acerra, 79 anni fa l'eccidio degli eroi della Resistenza: in 80 furono trucidati dai tedeschi

@ - La cittadina si oppose ai nazisti che incendiarono case e uccisero uomini, donne e bambini.



Uno dei capitoli più bui della nostra storia durante la seconda guerra mondiale. L’eccidio nazista di Acerra fu commesso tra l’1 e il 3 di ottobre del 1943. Il centro storico del comune nel napoletano fu incendiato e più di 80 persone furono trucidate senza pietà dai tedeschi che cercavano di risalire verso il Nord. Un dramma che il presidente Mattarella ricorderà in occasione della festa della Liberazione.

Il pretesto per ammazzare civili inermi ad Acerra, fu il ferimento di un soldato tedesco addetto alla requisizione di automezzi ai civili. L'intero paese venne messo a ferro e a fuoco. Sparavano contro tutti coloro che tentavano di uscire dalle case.

La strage fu il compimento di una lunga serie di violenze e vessazioni di ogni tipo, che l'inerme popolazione aveva subìto durante l'occupazione delle truppe germaniche in un periodo che segnava la smobilitazione dei tedeschi dal territorio campano. Esasperata da queste continue dimostrazioni di forza, la popolazione reagì contro questa situazione insostenibile, dando vita ad azioni di contrasto contro il nemico attraverso forme di resistenza con i pochi mezzi a disposizione.

Quando i nazisti hanno cominciato ad incendiare case e a uccidere persone, i pochi uomini che erano rimasti, hanno preso i fucili da caccia e hanno cominciato a sparare contro i tedeschi, mentre le donne organizzavano i blocchi delle strade con i carretti e le masserizie. Anche la Chiesa è scesa in piazza a difendere gli acerrani. Il vescovo di allora, monsignor Nicola Capasso, difese la popolazione dai rastrellamenti, ma fu fatto prigioniero con loro.

La rabbiosa reazione nemica non si fece attendere: scatenò contro la popolazione una serie di criminali rappresaglie mettendo a ferro e a fuoco molte case dell'abitato di Acerra e trucidando più di 80 persone, uomini, donne, anziani, bambini. La vittima più piccola, aveva solo un anno, si chiamava Gennaro Auriemma. La strage fu compiuta da diversi reparti della Fallschirm-Panzer-Division 1 "Hermann Göring" nazista.

Quanto si consumò ad Acerra e nei territori circostanti, fin dai giorni precedenti la strage, rende testimonianza di quel desiderio di liberazione e di quel profondo sentimento di dignità, che emergevano al Sud dopo gli anni della dittatura e le tribolazioni del conflitto mondiale

Nel 1999 alla città di Acerra è stata assegnata la medaglia d'oro al valor civile, per il grande coraggio e il generoso spirito di solidarietà - così si legge nella motivazione - con la quale si ricostruì dopo l'eccidio.

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