@ - Sirene d’allarme sono risuonate in due città nel nordovest, Rivne e Lutsk, mentre nella notte un missile russo ha colpito un palazzo di nove piani a Karkiv. Distrutto anche un gasdotto della città. Colpito un sito di smaltimento di rifiuti radioattivi. Oggi incontro dei ministri degli Esteri Ue per discutere ulteriori sanzioni.
I punti chiave - Putin elogia ’eroismo’ Forze Speciali
Offensiva russa a tutto campo sull’Ucraina con nuovi carri armati e lanciarazzi. Stamani sirene d’allarme sono risuonate in due città nel nordovest, Rivne e Lutsk, mentre nella notte un missile russo ha colpito un palazzo di nove piani a Karkiv, uccidendo una donna. Distrutto anche un gasdotto della città. Colpito un sito di smaltimento di rifiuti radioattivi a Kiev. I civili morti finora sarebbero almeno 64, secondo L’Onu. Il Governo ucraino, invece, ne conta circa 200. Intanto una delegazione russa è arrivata a Gomel, in Bielorussia, per colloqui con l’Ucraina: lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov: «Una delegazione composta da rappresentanti del ministero degli Esteri, del ministero della Difesa e di altre agenzie, compresa l’amministrazione presidenziale, è arrivata in Bielorussia per colloqui con gli ucraini», ha detto Peskov. «Saremo pronti per iniziare questi colloqui a Gomel». «Qualunque città va bene per i negoziati, tra cui Varsavia, Istanbul e Baku, ma non Minsk» ha risposto il presidente Ucraino Zelensky. Lo riportano le agenzie internazionali.
Putin elogia «eroismo» delle Forze speciali
Il ministero della Difesa russo ha inoltre fatto sapere che le truppe russe hanno accerchiato due grandi città del sud dell’Ucraina, Kherson e Berdiansk, che hanno rispettivamente 290mila e 110mila abitanti. Inoltre 471 soldati ucraini sarebbero stati catturati nella regione di Kharkiv: i soldati si sarebbero arresi volontariamente. Distrutti finora 975 obiettivi dell’infrastruttura militare ucraina, inclusi 23 posti di comando e 31 sistemi missilistici antiaerei. «Rendo un omaggio speciale a coloro che svolgono eroicamente il loro dovere militare durante l’operazione speciale per fornire assistenza alla Repubblica popolare del Donbass in questi giorni», ha detto Putin nel suo messaggio di saluto ai membri e ai veterani delle Forze Speciali, congratulandosi con loro per la loro professionalità nella Giornata delle Forze operative speciali.
Forze russe a Kharkiv
Le forse russe sono entrate a Kharkiv, la seconda principale città ucraina: lo ha reso noto il responsabile dell’amministrazione regionale, Oleg Sinegubov, secondo quanto riporta la Bbc. Sinegubov ha esortato i residenti locali a rimanere nei rifugi. Si combatte in queste ore nelle strade della città. Video pubblicati sui social, scrive la Bbc, mostrano alcune unità russe nella città e almeno due veicoli blindati russi ’Tiger’ in fiamme.
Deposito petrolifero colpito, timori per fumi tossici
Dopo il bombardamento russo sul deposito petrolifero di Vasylkiv, alle porte di Kiev, le autorità cittadine hanno avvertito che il sito in fiamme sprigiona fumi tossici e hanno invitato i residenti, per lo più già al riparo nei rifugi, a chiudere le finestre. L’incendio è visibile anche da Kiev, che si trova a circa 40 km di distanza. I servizi di emergenza non possono spegnere le fiamme a causa del fuoco nemico e si teme un disastro ambientale.
Sirene d’allarme a Rivne e Lutsk
Le sirene d’allarme hanno risuonato in due città nel nord-ovest dell’Ucraina, Rivne e Lutsk, poco prima delle 6 di mattina. Anche in questo caso i cittadini sono stati invitati a raggiungere i rifugi.
I combattimenti
Ieri sera le truppe di Kiev avevano fatto saltare in aria diversi nodi ferroviari che collegavano l’Ucraina alla Russia per impedire i rifornimenti militari all’esercito di Mosca. E mentre Il Cremlino accusava l’Ucraina di aver fatto fallire una possibile tregua rifiutando i negoziati (accusa respinta da Kiev), il segretario di Stato americano Antony Blinken ha annunciato 350 milioni di dollari in nuova assistenza militare all’Ucraina. E si intensificano i rifornimenti militari da parte dei paesi europei. Anche la Germania ha deciso di invierà 1.000 armi anticarro e 500 missili terra-aria ’Stinger’ in Ucraina. I ministri degli Esteri dell’Ue si incontreranno in video conferenza oggi, domenica, per discutere ulteriori sanzioni alla Russia.
Crisi Ucraina, Zelensky:
"Sono ancora qui, non credete alle fake news"
Nuovo allarme e coprifuoco
Un nuovo allarme antiaereo è stato dichiarato a Kiev nella mattinata del 26 febbraio. Il sindaco Vitalii Klitschko, rivolgendoci poi ai cittadini ha annunciato il coprifuoco in città dalle 17 alle 8 «per una più efficace difesa della capitale e per la sicurezza dei suoi abitanti». In un messaggio su Telegram, il primo cittadino ha aggiunto che il provvedimento resterà in vigore fino alla mattina del 28 febbraio.
A Kiev presa d’assalto la stazione dei treni
La capitale appare semideserta con la stazione di Kiev presa d’assalto da chi ha deciso di fuggire. I treni sono infatti gratuiti, basta aspettare (il servizio è limitato) e salire a bordo. Naturalmente i convogli sono stracolmi. Anche perché c’è chi non ha neppure una direzione prestabilita: corre in stazione e sale sul primo treno in partenza da Kiev.
Zelensky: infranti piani russi, nessun “burattino” a Kiev
«Gli occupanti (russi, ndr) volevano bloccare il centro del nostro Stato e mettere i loro burattini qui come a Donetsk. Abbiamo infranto i loro piani» ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando ieri alla nazione in un videomessaggio. E ancora: «Più di 100mila invasori sono sulla nostra terra» scrive su Twitter Zelensky, aggiungendo che l’esercito russo «spara su edifici residenziali».
Zelensky: sentito Draghi, favorevole a Russia fuori da Swift
Sempre ieri, intanto, è stato chiuso il malinteso con l’Italia dopo il mancato appuntamento telefonico Draghi-Zelenski. Il presidente ucraino su twitter ha reso nota la disponibilità dell’Italia a sostenere l’uscita della Russia dal sistema di pagamenti Swift: «Questo è l’inizio di una nuova pagina nella storia dei nostri Stati, Ucraina e Italia. Il presidente del Consiglio Mario Draghi in una conversazione telefonica ha sostenuto l’uscita della Russia da Swift, la fornitura di assistenza alla difesa. L’Ucraina deve entrare a far parte dell’Ue».
Draghi chiama Zelensky
La conferma della telefonata è arrivata in una nota di Palazzo Chigi: il Presidente del Consiglio Mario Draghi «ha telefonato al Presidente dell'Ucraina, Volodimir Zelensky, per esprimere a lui e al popolo ucraino la solidarietà e vicinanza dell'Italia di fronte all'attacco della Federazione Russa. Il Presidente Zelensky ha confermato il chiarimento totale del malinteso di comunicazioni avvenuto ieri e ha ringraziato il Presidente Draghi per il suo sostegno e per la forte vicinanza e amicizia tra i due popoli». Draghi nel corso della telefonata ha detto che l’Italia «fornirà all’Ucraina assistenza per difendersi».
«I due presidenti hanno concordato di restare in stretto contatto nell’immediato futuro», si spiega. «Draghi ha ribadito al Presidente Zelensky che l’Italia appoggia e appoggerà in pieno la linea dell'Unione Europea sulle sanzioni alla Russia, incluse quelle nell’ambito Swift», confermando quanto aveva scritto questa mattina su twitter il presidente ucraino.
Cremlino: pronte contromisure per mitigare sanzioni
Il Cremlino intanto fa sapere che la Russia è in grado «di prendere misure adeguate per mitigare i danni delle sanzioni». Mosca, quindi, adotterà misure che si adattano al meglio agli interessi nazionali in risposta alle sanzioni.
I partner mandano armi e aiuti all’Ucraina
Sul fronte militare, il ministro delle forze armate britanniche, James Heappey, dice che il Regno Unito e altri 25 paesi hanno accettato di fornire più aiuti umanitari e armi. Ha detto al programma Today della BBC Radio 4 che il Regno Unito ora lavorerà con queste nazioni per coordinare il modo in cui l’aiuto militare viene consegnato e «messo nelle mani dell’Ucraina» - ma non ha dato ulteriori dettagli. Ha aggiunto che il Cremlino sta probabilmente “riflettendo” sulla rigida resistenza ucraina che sta incontrando e ha ammesso che c’è il rischio che faccia ricorso a bombardamenti più pesanti. Mentre il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha annunciato 350 milioni di dollari in nuova assistenza militare all’Ucraina.
La Germania è a una svolta: invierà 1.000 armi anticarro e 500 missili terra-aria ’Stinger’ in Ucraina. Lo ha annunciato il governo tedesco.
Dopo il decreto già approvato venerdì, nei prossimi giorni dovrebbero arrivare nuovi aiuti dell’Italia all’Ucraina: secondo quanto si apprende da fonti di governo, nel corso della prossima settimana potrebbero essere adottati provvedimenti più dettagliati per definire le risorse da inviare agli ucraini, risorse, viene spiegato, anche di carattere militare che permettano agli ucraini di difendersi dall’attacco russo.
Il premier dell’Olanda Mark Rutte ha parlato con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dicendogli che «in aggiunta ai 200 missili antiaerei Stinger già sulla via per l'Ucraina, l'Olanda consegnerà altre armi per l'autodifesa contro l'aggressione russa».
Il Belgio fornirà all’Ucraina 2mila mitragliatrici e 3.800 tonnellate di carburante per i mezzi dell’esercito.
Guerini: da domani potenzieremo presenza in Romania
Per l’Italia il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha dichiarato che «nell’ambito del rafforzamento della postura di deterrenza sul fianco Est dell’Alleanza da domani (oggi, ndr) potenzierà la propria presenza in Romania raddoppiando il numero degli Eurofighter già operanti nell’attività di airpolicing. Altri 4 aerei saranno inviati alla base di Kogălniceanu di Costanza».
Per approfondire
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