lunedì 11 gennaio 2021

USA, Jake Angeli arrestato per la rivolta: ecco le accuse sullo ‘sciamano’

@ - Jake Angeli è stato arrestato: giustizia negli Stati Uniti dopo le terribili scene viste in settimana. Ma oltre allo ‘sciamano’ che ha guidato la rivolta sono stati fermati anche altri protagonisti. 


Jake Angeli, l’uomo che ha guidato la rivoluzione al Congresso USA nel giorno della nomina ufficiale di Joe Biden, è stato arrestato. Sullo ‘sciamano’ di QAnon gravano le accuse di irruzione illegale e violenta e condotta disordinata. Sono stati fermati con lui anche Richard Barnett, il soggetto che ha fatto irruzione nell’ufficio di Nancy Pelosi, e Adam Johnson, l’altro teppista che ha invece rubato il podio della speaker della Camera statunitense.


Jake Angeli arrestato negli Stati Uniti
Ma la Polizia continua a lavorare per risalire a tutti i responsabili coinvolti nella vicenda. E nel frattempo arrivano sgradevoli conseguenze anche di altro tipo per i protagonisti della rivolta. Come infatti aggiunge la stampa americana, molti dei partecipanti alla sommossa, riconosciuti dalle videocamere poiché apparsi anche in diretta nazionale, hanno perso il loro posto di lavoro su decisione inderogabile di molti datori di lavoro. Sono stati già numerosi, infatti, i licenziamenti scattati a seguito di quanto di sconcertante accaduto a metà settimana. E qualcuno, ironicamente, suggerisce che bastava indossare nient’altro che le famose mascherine anti-Covid…

Per Donald Trump, mandante indiretto della rivolta, nel frattempo anche sono attesi provvedimenti negli Stati Uniti. Il primo, intanto, è giunto da Twitter che ha deciso di chiudere definitivamente l’account del presidente uscente. Una decisione storica è che ha creato non poco rumore nel Paese: “Dopo aver revisionato i più recenti tweet di @realDonaldTrump e averli contestualizzati, analizzando come vengono recepiti e interpretati su Twitter e fuori, abbiamo deciso di sospendere permanentemente l’account per evitare ulteriori rischi“.

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