lunedì 3 agosto 2020

Migranti, rivolta dei 400 in quarantena nell’ex caserma Cavarzerani di Udine. Giunta leghista: “Il governo sottovaluta la rotta balcanica”

@ - Le persone chiuse nella struttura protestano contro la probabile proroga di altre due settimane della "zona rossa" istituita dal sindaco Pietro Fontanini il 21 luglio. Incendiati materassi, sono intervenuti i Vigili del Fuoco. L’assessore alla sicurezza, Alessandro Ciani: "La cittadinanza non vuole problemi per la salute pubblica".


Materassi incendiati e lancio di sassi per protestare contro le condizioni di affollamento in cui stanno trascorrendo la quarantena nella ex caserma Cavarzerani di Udine. E soprattutto contro la probabile proroga di altre due settimane della “zona rossa” istituita dal sindaco leghista Pietro Fontanini il 21 luglio. La rivolta degli oltre 400 migranti ospiti della struttura, andata in scena lunedì mattina, ha reso necessario far intervenire i Vigili del fuoco del Comando provinciale di Udine perché dal’esterno si vedevano alte colonne di fumo.

Le tensioni e i tentativi di fuga sono cominciati giorni fa. Per illuminare l’area intorno alla caserma a fini di controllo è stato installato un gruppo elettrogeno che fa un rumore assordante, esasperando i residenti. La giunta Fontanini è in forte difficoltà e non è un caso se l’assessore alla sicurezza, Alessandro Ciani, ai microfoni dell’emittente locale Udinese Tv ha chiamato in causa il governo: “È colpa del governo che sta sottovalutando la rotta balcanica, si parla solo di Lampedusa”.

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