@ - Nei giorni scorsi la NEC (National Electoral Commission) della Tanzania ha fissato per il 28 ottobre prossimo la data per le elezioni generali del Paese, mentre la campagna elettorale si svolgerà dal 26 agosto al 27 ottobre.
Il presidente John Magufuli cercherà la rielezione dopo essere stato scelto all’inizio di questo mese come candidato del partito di governo il CCM (Chama Cha Mapinduzi).
L’avversario di Magufuli è Mbowe del partito Chadema che ha criticato la sua gestione della pandemia di coronavirus.
Il mese scorso, Mbowe ha esortato i legislatori a non partecipare alle sessioni parlamentari e ad andare in quarantena dopo che tre di essi sono morti per cause ancora sconosciute.
Chadema è il principale partito di opposizione e ha diversi candidati in lizza per la presidenza, tra cui il vice presidente Tundu Lissu che vive in esilio in Belgio.
Lissu del CCM, è stato arrestato più volte ed una volta è finito in prigione dopo aver definito Magufuli un dittatore. Il vice presidente ha promesso di sfidare Magufuli alle elezioni generali.
Chadema ha accusato la polizia di aver molestato i membri del suo partito, mentre nel 2018, due membri del partito furono uccisi da degli uomini sconosciuti e armati.
Il leader del partito Freeman Mbowe, ha annunciato di candidarsi nonostante sia stato ricoverato in ospedale il mese scorso con una gamba rotta, dopo essere stato picchiato.
Nel frattempo, la scorsa settimana l’ex ministro degli Esteri Bernard Membe ha cambiato partito dal CCM all’ACT (Alliance for Change and Transparency) e sta aspettando di essere candidato per correre contro Magufuli.
I tanzaniani voteranno lo stesso giorno per eleggere membri dell’Assemblea nazionale unicamerale composta da 393 seggi. I membri hanno un mandato di cinque anni, l’Assemblea Nazionale promuove leggi che si applicano solo in continente.
Per quanto riguarda Zanzibar ha la sua Camera dei rappresentanti con 82 seggi e si voterà anche per i consiglieri locali.
Nel frattempo, anche il figlio dell’ex presidente Hussein Mwinyi è stato selezionato come candidato del CCM nelle elezioni generali di ottobre per la presidenza di Zanzibar, che è una regione semi-autonoma della Tanzania, che si unì al Tanganica per formare la Repubblica Unita della Tanzania.
L’opposizione ha chiesto la formazione di una commissione elettorale indipendente, esprimendo timori che le elezioni si svolgano in un clima di violenza e intimidazione.
Uno dei principali partiti di opposizione è l’ACT-Wazalendo, che sta cercando di stringere un accordo con l’altro principale partito di opposizione della Tanzania, Chadema, creando così una coalizione che riesca a sfidare il regime.
L’ACT-Wazalendo è cresciuto in termini di consensi grazie a Seif Sharif Hamad, l’ex segretario generale di un altro partito di opposizione, il CUF (Civic United Front).
Il CUF gode di un forte seguito nelle isole di Unguja e Pemba di Zanzibar, mentre in continente, il partito gode del sostegno di città come Dar es Salaam, Lindi Tanga, Mtwara e Kigoma, da dove proviene il leader del partito ACT-Wazalendo Zitto Kabwe.
In Tanzania Il presidente e il vicepresidente sono eletti direttamente con voto popolare e a maggioranza semplice per un mandato di cinque anni, rinnovabile una seconda volta se vincono di nuovo le elezioni.
Magufuli è entrato in carica nel 2015 promettendo di reprimere la corruzione e di ampliare le infrastrutture del Paese, ed è stato accusato di autoritarismo reprimendo le libertà.
Durante il suo primo mandato il governo di Magufuli, ha fatto chiudere le sedi dei giornali ed ha severamente limitato il lavoro delle organizzazioni non governative, dei gruppi che tutelano i diritti civili e dei partiti di opposizione, che accusano il governo in carica di limitare i diritti umani. Il governo ha negato di aver cercato di reprimere il dissenso.
L’economia della Tanzania sta andando relativamente bene, mantenendo una crescita media annua di oltre il 6 per cento durante il mandato quinquennale di Magufuli.
Nell’ultimo mese i politici e i critici dell’opposizione hanno accusato le autorità di nascondere la vera portata della pandemia di coronavirus. Per questa ragione l’IMF (International Monetary Fund) ha previsto nei prossimi mesi un calo della crescita del 2 per cento.
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