@ - Sembra che finalmente il governo e la famiglia Benetton siano riusciti a trovare un accordo. La decisione arriva dopo un CdM durato oltre sei ore.
Sembra finalmente che si sia riusciti a raggiungere un accordo sul dossier Autostrade. Un’intesa resa possibile dalla decisione della famiglia Benetton di fare un passo indietro. Aspi infatti diventerà progressivamente una Public Company. In cambio, il governo attuerà una revisione totale della concessione che toccherà sia i risarcimenti che le tariffe due pedaggi.
Dopo sei lunghe ore di riunione, che stando ad alcune indiscrezioni si sono caratterizzate per delle discussioni molto accese, il Consiglio Dei Ministri ha infatti conferito mandato a Cassa Depositi e Prestiti per avviare il procedimento che porterà i Benetton ad abbandonare Aspi.
Autostrade, la resa dei Benetton: usciranno da Aspi entro il 27 luglio. Sembra che questo accordo, preveda una prima fase, che porterà alla diminuzione delle quote di azionariato da parte dei Benetton che scenderanno a circa il 10 per cento. E una seconda fase in cui abbandoneranno del tutto il controllo di Aspi. Il tutto dovrebbe concludersi entro la data del 27 Luglio. Il mandato per definire gli ultimi aspetti di questa intesa, è stato dato al Ministro per l’Economia Gualtieri e a Paolo de Micheli. All’Ansa, un ministro che però ha preferito rimanere anonimo, ci ha tenuto a specificare che “se gli impegni assunti questa notte non vengono rispettati, sarà revoca”.
Sembra dunque si sia arrivati alla conclusione di uno scontro tra il governo e Atlantia, che negli ultimi giorni era diventato particolarmente duro. Il premier Conte aveva infatti iniziato a rilasciare una serie di interviste molto forti, che attaccavano apertamente la famiglia Benetton.
Se al quotidiano “La Stampa” Conte aveva dichiarato che il governo non si sarebbe piegato alle richieste di Atlantia, sul Fatto Quotidiano era stato ancora più polemico, accusando la famiglia Benetton di prendere in giro i familiari delle vittime del Ponte Morandi.
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