Il presidente israeliano Reuven Rivlin ha affidato l'incarico di formare il nuovo governo al premier Benjamin Netanyahu. Lo ha reso noto la stessa presidenza spiegando che Netanyahu avrà 14 giorni di tempo.
Il premier di Israele Benjamin Netanyahu ha superato l’ultimo ostacolo alla formazione del suo nuovo governo con l’alleato Benny Gantz di “Blu e Bianco”. La Corte suprema israeliana di fatto ha convalidato l'accordo di governo tra il Likud e Blue e Bianco, e ha respinto all’unanimità le petizioni che chiedevano di impedire a Netanyahu di ricevere un nuovo incarico da premier visto che è in stato d’accusa per corruzione (presto dovrebbe essere processato).
La Corte suprema era stata chiamata a decidere su due questioni: innanzitutto la possibilità per Benjamin Netanyahu di presiedere il nuovo governo adesso che è in attesa di processo. La Corte ha verificato che secondo la legge la condizione per ricevere l’incarico di formare un governo è quella di essere membro della Knesset. E Netanyahu lo è: soltanto in caso di condanna il premier dovrà passare la mano.
Il secondo punto su cui i giudici supremi si sono espressi è quello della legge che il Likud e Blu e Bianco hanno varato per definire il loro accordo. Anche su questo è arrivato il via libera. Chi aveva presentato ricorso alla Corte aveva obiettato che gli accordi fra Likud e Blu e Bianco di fatto diventavano uno scudo per permettere a Netanyahu di aggirare il processo e nuove possibili imputazioni. I giudici hanno fatto notare che l’accordo fra i due ex rivali è “inusuale” nella storia politica israeliana, ma hanno poi aggiunto che “non c’è materia per intervenire in alcuna delle clausole”.
Con un comunicato congiunto di Likud e Blu e Bianco, i due partiti hanno annunciato che la cerimonia per l’insediamento del nuovo governo si terrà il 13 maggio.
APPROFONDIMENTO
DI VINCENZO NIGRO
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