venerdì 4 ottobre 2019

Francia, uomo paralizzato torna a camminare grazie a un esoscheletro comandato col pensiero

@ - La tecnologia funziona perfettamente da 27 mesi: grazie a una serie di elettrodi speciali il giovane paziente trasforma il pensiero in movimento: "Mi sono sentito come il primo uomo sulla Luna"

Paralizzato torna a camminare, ecco l'esoscheletro guidato dal pensiero

Paralizzato torna a camminare, ecco l'esoscheletro guidato dal pensiero

Paralizzato torna a camminare, ecco l'esoscheletro guidato dal pensiero

Paralizzato torna a camminare, ecco l'esoscheletro guidato dal pensiero

Un esoscheletro che "raccoglie" i pensieri di chi lo indossa e viene guidato da questi grazie a una serie di elettrodi speciali: è la tecnologia che ha permesso a un giovane paralizzato di camminare di nuovo. Prima di sperimentare il dispositivo, l'uomo è stato sottoposto a risonanze per mappare le aree del suo cervello che si attivano quando immagina di camminare e muovere le braccia. "Mi sono sentito come il primo uomo sulla Luna", ha dichiarato.

l dispositivo è stato sviluppato a Grenoble, in Francia, dove alcuni ricercatori hanno impiantato un microchip nella testa di un disabile per fare in modo che possa comandare l'armatura meccanica con il pensiero. La tecnologia funziona perfettamente da 27 mesi: il paziente ha prima imparato a comandare il proprio avatar e solo successivamente gli impulsi elettrici del suo cervello sono stati "raccolti" e usati per muovere l'esoscheletro.

"Non camminavo piu' da anni, avevo dimenticato di essere più alto della maggior parte delle persone intorno a me. È stato davvero impressionante", ha raccontato l'uomo. L'esperimento rappresenta un grande successo, perché significa che gli elettrodi che servono per raccogliere gli impulsi cerebrali del paziente continuano a funzionare bene a distanza di molto tempo.

In precedenti esperimenti svolti da altri gruppi di ricerca gli elettrodi, impiantati troppo in profondità, avevano smesso di funzionare andando incontro a effetti avversi e provocando infezioni. L'obiettivo è ora ripetere l'esperimento su altri pazienti e perfezionare l'esoscheletro.

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