@ - Mentre Bergoglio è in Romania per professare il suo verbo contro la divisione, invocando la sua appiccicosa fraternità ed inclusione, in Honduras ci sono violente manifestazioni contro il governo per la decisione di privatizzare molti servizi essenziali. Potrebbe sembrare una notizia di poco conto tenendo presente che in America Latina l’instabilità politica (fomentata dagli Stati Uniti) non fa più cronaca. Tuttavia quello che è risultato singolare è che il card. Maradiaga, uno dei maggiori sostenitori delle politiche di Bergoglio e suo stretto collaboratore, è stato costretto a fuggire dall’aeroporto della capitale mentre era in attesa di imbarcarsi per un aereo diretto a Roma. Il prelato ha infatti appoggiato apertamente le politiche liberali del governo. Questa notizia arriva quando il papa aveva appena difeso Maradiaga dalle accuse di corruzione in un’intervista con la giornalista messicana Valentina Alazraki per Vatican News: “gli dicono di tutto, ma non c’è nulla di certo, no, è onesto e mi sono preoccupato di esaminare bene le cose. Si tratta di calunnie. Sì. Perché nessuno ha potuto provare nulla. Può essersi sbagliato in qualcosa, può aver commesso qualche errore, ma non del livello che gli vogliono addossare. Questo è l’importante, perciò lo difendo”, ha detto papa Francesco su Maradiaga.
Maradiaga è stato coinvolto in numerosi scandali. Oltre ad aver appoggiato in passato il golpe per rovesciare il governo democraticamente eletto di Zelaya, è stato accusato di coprire il suo amico e vescovo ausiliare Juan José Pineda, incolpato da dei seminaristi di molestie sessuali, accuse che poi l’hanno portato alle dimissioni. Maradiaga è anche protagonista in un nuovo libro dal titolo Sacred Betrayal, scritto da Martha Alegria Reichman, vedova dell'ex ambasciatore honduregno Alejandro Vallardes. La coppia ha perso i risparmi di una vita dopo aver fatto un investimento in quello che si è rivelato essere uno schema fraudolento, di cui Maradiaga era a conoscenza. Maradiaga è anche stato messo sotto accusa per sospetto appropriazione indebita di fondi della Chiesa, circa 600.000 dollari spariti dalle casse dall'università cattolica di Tegucigalpa, oltre di aver investito oltre 1,2 milioni di dollari in società finanziarie all'estero. Papa Francesco era stato informato di tutto.
Ancora una volta, gli osservatori vaticani sono costretti a chiedersi se questo cosiddetto papa riformatore ha intenzione di ripulire la corruzione non solo nella curia, ma all'interno della propria scuderia di consulenti scelti, molti dei quali sono stati accusati di copertura per abuso clericale o coinvolgimento in altri comportamenti non idonei. Quello che si può dire è che è un papa che sembra sostenere solo all’apparenza i deboli e gli indifesi mentre invece è molto attento ai giochi di potere. Il libro di Henry Sire dal titolo “La maschera di Bergoglio. I segreti di Papa Francesco” lo descrive come una persona tirannica e senza scrupoli e gli osservatori nella sua terra natia lo conoscevano già come un manipolatore politico, abile nel mettersi sempre in mostra, nel promuoversi, sostenitore del dittatore populista Juan Perón.
Padre Kolvenbach, suo superiore quando era in Argentina, accusava Bergoglio di una serie di difetti, che andavano dall’uso abituale di linguaggio volgare alla doppiezza, alla disobbedienza nascosta sotto una maschera di umiltà e alla mancanza di equilibrio psicologico. Insomma non era adatto per fare nessuna carriera ecclesiastica e lo invitò più volte a lasciare l’ordine dei gesuiti. E’ un papa dalla doppiezza politica straordinaria; se da un lato si professa marxista difendendo le classi deboli, accettando che un cardinale si metta in mostra con un gesto come quello di riattivare la luce a degli abusivi, l’immigrazione incontrollata, l’accoglienza senza discriminazioni, dall’altra appare liberale dicendo che castità e purezza sono ormai valori non più richiesti, che i valori degli LGTB sono da includere nella morale cattolica e che quelli cristiani possono essere sostituiti con la cura dell’ambiente, la lotta al riscaldamento globale, la raccolta differenziata.
E’ un papa anche che si è apertamente schierato nelle recenti elezioni politiche europee e da cui ne è uscito sonoramente sconfitto. Nei tempi moderni non si ricorda un pontefice così ambiguo.
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