@ - Il presidente Bce: “Serve stimolo a economia Ue, pronti a taglio tassi”. Euro giù sul Dollaro, Trump non ci sta.
Mentre il vicepremier italiano Matteo Salvini in visita negli Usa propugna una rivoluzione trumpiana per l’Italia, deflagra lo scontro fra il presidente della BCE Mario Draghi e quello degli Stati Uniti Donald Trump.
Mario Draghi, dal Portogallo, rafforza il messaggio già lanciato nell’ultima riunione di politica monetaria della Banca centrale europea ovvero che l’Eurotower è pronto a intervenire con tutti gli strumenti a sua disposizione se l’inflazione resterà al di sotto degli obiettivi. Dall’altra parte dell’oceano il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump lo accusa di far scendere l’euro alimentando così una concorrenza sleale delle imprese europee.
“Ulteriori tagli dei tassi di interesse e misure per mitigare qualsiasi effetto collaterale rimangono parte degli strumenti a nostra disposizione” e il quantitative easing “ha ancora uno spazio considerevole”, ha spiegato il banchiere europeo nel suo intervento al forum di Sintra.
Di fronte all’apertura di una nuova fase espansiva della BCEl’inquilino della Casa Bianca con un tweet ha risposto così al governatore della Banca centrale: “Mario Draghi ha appena annunciato che potrebbero esserci più stimoli e questo ha subito fatto scendere l’euro contro il dollaro, rendendo ingiustamente più facile, per loro (l’Europa, ndr), competere con gli Stati Uniti. Sono anni che lo stanno facendo, insieme alla Cina e ad altri”.
L’ipotesi di un ulteriore taglio dei tassi di interesse ha fatto scivolare la moneta unica sotto quota 1,12 dollari. Forti acquisti si sono registrati, invece, sui titoli governativi con il decennale Bund sceso al nuovo minimo storico. In calo anche lo spread BTP/Bund, sotto i 250 punti, in area 242 punti.
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