@ - È una scena apocalittica quella dell’aereo Sukhoi Superjet-100 in fiamme che compie un atterraggio d’emergenza all’aeroporto Sheremetyevo, poco fuori Mosca. "Tutti gridavano che stavamo andando a fuoco, ma in quel momento le fiamme non erano ancora entrate all'interno della cabina. Con un calcio ho aperto la porta e per non rallentare l'evacuazione ho spinto fuori i passeggeri afferrandoli per il colletto".
Racconta così, la hostess Tatyana Kasatkina, quanto accaduto a bordo dell'aereo della compagnia di bandiera russa Aeroflot, "È avvenuto tutto così velocemente. Tutti sono saltati dai loro posti e corsi nella parte anteriore dell'aereo mentre ancora ci muovevamo a gran velocità. Ho sentito una prima donna chiamare qualcuno sul suo telefono e dire: siamo in fiamme, stiamo cadendo". Trentaquattro anni, grazie al suo intervento alcuni passeggeri sono riusciti a mettersi in salvo, 37 secondo il Comitato investigativo russo. I morti sono invece 41, tra cui anche anche Maxim Moiseev, 22 anni, steward e collega della Kasatkina.
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