sabato 23 febbraio 2019

Il presidente Trump nomina Kelly Knight Craft ambasciatrice degli Stati Uniti all’Onu

@ - L’attuale rappresentate in Canada prende il posto di Nikki Haley. Moglie di un ricco magnate del carbone, finanziatrice del Partito repubblicano, è appassionata delle corse dei cavalli in Kentucky.

Ambasciatrice in Canada, moglie di un ricco magnate del carbone, finanziatrice del Partito repubblicano, e appassionata delle corse dei cavalli in Kentucky. E’ il profilo breve di Kelly Knight Craft, nominata ieri dal presidente Trump come nuova rappresentante degli Stati Uniti all’Onu, dopo che la prima scelta Dina Powell aveva rinuciato, e la seconda Heather Nauert era stata costretta a ritirarsi quando si era scoperto che aveva assunto una babysitter giamaicana illegale. Se confermata, Craft prenderà il posto lasciato libero da Nikki Haley, destinata secondo molti osservatori a candidarsi in futuro per la Casa Bianca.
Nata e cresciuta in Kentucky, da una famiglia democratica, Kelly è nota nel suo stato come una potenza del Gop. Già nel 2004 aveva sostenuto a finanziato la campagna presidenziale di Bush figlio, che in cambio l’aveva nominata delegata all’Onu, dove aveva fatto la sua prima esperienza diplomatica consigliando la missione sulle politiche degli Usa in Africa. Sposata tre volte, e madre di due figlie con i primi due mariti, nel 2016 è diventata la moglie di Joseph Craft, miliardario del Kentucky e proprietario della compagnia produttrice di carbone Alliance Resource Partners. Lui ha detto in passato di avere dubbi sul riscaldamento globale, mentre le ha diplomaticamente indicato che rispetta entrambe le posizioni sulla questione dei cambiamenti climatici.
All’inizio delle ultime presidenziali la coppia aveva appoggiato Marco Rubio, ma dopo la sua sconfitta alle primarie aveva scelto Trump, donandogli in totale oltre due milioni di dollari. Gli osservatori locali dicono che il suo sostegno era stato molto importante, perché Kelly e Joe sono considerati persone influenti ed equilibrate, e la loro decisione era servita a sdoganare Donald tra gli scettici conservatori.
Una volta alla Casa Bianca, il presidente l’ha ricompensata facendola diventare la prima donna americana ambasciatrice degli Usa in Canada. In questa posizione ha contribuito a gestire la visita di Trump al G7 dell’anno scorso, finita con il memorabile rifiuto di firmare il comunicato congiunto, e soprattutto il negoziato per rimpiazzare il trattato commerciale Nafta. E’ stato durante questa trattativa, terminata con l’intesa per varare il nuovo accordo USMCA, che Kelly ha conquistato la stima del presidente. Quando il posto al Palazzo di Vetro è rimasto vuoto, ll leader della maggioranza al Senato Mitch McConnell, che viene dal Kentucky, l’ha proposta come candidata, e ieri il capo della Casa Bianca l’ha nominata.

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