Il parlamento dello Sri Lanka ha approvato una mozione di sfiducia nei confronti del nuovo primo ministro, Mahinda Rajapaksa, e del suo governo, dopo il licenziamento, da parte del presidente, Maithripala Sirisena, del leader dell’opposizione e suo ex alleato Ranil Wickremsinghe, e lo scioglimento dell’assemblea. Lo ha indicato ai giornalisti il presidente del parlamento di Colombo, Karu Jayasuriya. «È prevalsa la democrazia con questa mozione di sfiducia», ha dichiarato Sajith Premadasa, deputato del partito di opposizione United National Party.Il ministro dei trasporti, Dinesh Gunawardena, del partito People’s United Front, ha invece denunciato l’illegalità delle procedure di voto e, quindi, l’illegittimità della mozione di sfiducia. A presentare la mozione di sfiducia è stato il partito di minoranza marxista People’s Liberation Front.
In precedenza, la corte suprema ha sospeso il decreto presidenziale che disponeva lo scioglimento del parlamento, stabilendo che un precedente decreto di convocazione dei deputati è tuttora valido. In particolare, la corte ha deciso che il decreto emesso venerdì scorso dal presidente Sirisena per sciogliere l’Assemblea nazionale sarà sospeso fino al prossimo 7 dicembre.
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