mercoledì 14 novembre 2018

Economia e Unione europea. Bini Smaghi: “Lo spread dipende dalla credibilità dei programmi”

I prossimi mesi saranno potenzialmente in grado di cambiare il corso della storia dell’integrazione europea. Lorenzo Bini Smaghi, presidente di Societé Generale, visiting Scholar al Weatherhead Center for International Affairs di Harvard, dal 2005 al 2011 membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea, commenta la tormentata fase politico-economica che sta vivendo l’Unione europea: "Gli inglesi stanno capendo che da soli, schiacciati tra giganti come la Cina, gli Stati Uniti, l’India, senza lo scudo europeo, si rischia l’isolamento".

Elezioni europee nella prossima primavera, turbolenze sul debito pubblico italiano, movimenti e partiti di ispirazione sovranista che stanno lentamente crescendo nelle percentuali e cambi di leadership in vista nelle due maggiori potenze continentali (Angela Merkel ha già annunciato il suo ritiro mentre Emmanuel Macron sta lentamente consumando la sua popolarità). I prossimi mesi saranno potenzialmente in grado di cambiare il corso della storia dell’integrazione europea. Lorenzo Bini Smaghi, presidente di Societé Generale, visiting Scholar al Weatherhead Center for International Affairs di Harvard, dal 2005 al 2011 membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea, commenta la tormentata fase politico-economica che sta vivendo l’Unione europea.

Elezioni europee nella prossima primavera, turbolenze sul debito pubblico italiano, movimenti e partiti di ispirazione sovranista che stanno lentamente crescendo nelle percentuali e cambi di leadership in vista nelle due maggiori potenze continentali (Angela Merkel ha già annunciato il suo ritiro mentre Emmanuel Macron sta lentamente consumando la sua popolarità). I prossimi mesi saranno potenzialmente in grado di cambiare il corso della storia dell’integrazione europea. Lorenzo Bini Smaghi, presidente di Societé Generale, visiting Scholar al Weatherhead Center for International Affairs di Harvard, dal 2005 al 2011 membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea, commenta la tormentata fase politico-economica che sta vivendo l’Unione europea.

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