1) «Noi siamo persone ragionevoli. Se i 5 stelle hanno cambiato idea, basta dirlo». Matteo Salvini risponde così a Luigi Di Maio e al presidente della Camera, Roberto Fico, confermando che oggi ci sarà al Consiglio dei Ministri convocato dal premier Giuseppe Conteper aggiustare il tanto contestato Dl fiscale e provare a ricreare un clima di collaborazione tra i due alleati che si guardano in cagnesco. «Volete riscrivere il decreto, facciamolo insieme. Il governo va avanti però finire come Lega in mezzo alle beghe dei 5 Stelle, no». Piccata la reazione di Di Maio: «Non sono un bugiardo».
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2) I rischi sistemici paventati dalle autorità cinesi non sono mai stati così vicini dopo che l'Ufficio nazionale di statistica ha rivelato la frenata del Pil del terzo trimestre a +6,5% annuo, vale a dire la crescita più lenta dal primo trimestre 2009, sotto il +6,6% atteso e il +6,7% di aprile-giugno. Su base congiunturale, la crescita è dell'1,6%, in linea con le previsioni della vigilia e meno dell'1,8% del trimestre precedente. Si tratta del dato più debole dai tempi della grande crisi finanziaria del 2009 ed è anche il conto, salato, dell'effetto dazi americani.
3) Facebook ha scelto un grande comunicatore della politica britannica per rilanciare la sua immagine danneggiata dagli scandali sulla privacy. Il colosso Usa ha annunciato che Sir Nick Clegg, ex vicepremier ed ex leader del partito liberaldemocratico, sarà il nuovo capo degli affari globali e delle comunicazioni di Facebook con il titolo di vicepresidente.
4) Da scadenza definitiva a punto morto. I media internazionali ironizzano così sull'ennesimo stallo nei negoziati della Brexit, il divorzio fra Regno Unito e Ue al via - teoricamente - il 29 marzo 2019. Il Consiglio europeo che si è appena chiuso a Bruxelles avrebbe dovuto imprimere un'accelerazione decisiva ai negoziati. È successo il contrario: l'unica novità emersa dalla due giorni è l'ipotesi, diffusa tra i leader europei, di allungare di un anno il periodo di transizione fissato dall'accordo originale (dal 2018-2020 a, forse, il 2018- 2021).
5) La maison Ferragamo perde il faro che ha indicato la rotta per moltissimi anni: è morta ieri Wanda Miletti Ferragamo, 96 anni (ne avrebbe compiuti 97 il 23 dicembre), moglie del fondatore della maison di moda, Salvatore, di cui era rimasta vedova nel 1960 con sei figli. È stata una delle prime donne imprenditrici in Italia alla guida di uno dei marchi più prestigiosi del made in Italy. Negli ultimi anni era presidente onoraria della maison di moda presieduta dal figlio più grande, Ferruccio.
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