domenica 3 dicembre 2017

Il primo trapianto di cuore, 50 anni fa - Il Post

Il primo trapianto di cuore, 50 anni fa - Il Post: "Il 3 dicembre 1967 a Città del Capo, in Sudafrica, fu compiuto quello che è considerato il primo trapianto di cuore umano, uno dei più importanti progressi nella medicina del Novecento e della storia. L’operazione fu realizzata dal chirurgo Christiaan Barnard, destinato a diventare uno dei medici più famosi al mondo. La persona che ricevette il cuore si chiamava Louis Washkansky, aveva 54 anni, soffriva di diabete e aveva avuto già tre infarti; il cuore apparteneva a una donna di 24 anni, Denise Darvall, che a seguito di un incidente stradale era cerebralmente morta. L’intervento richiese otto ore di lavoro.
L’impatto che l’operazione ebbe sul mondo della medicina e sull’opinione pubblica mondiale fece sì che il 1968, tra le altre cose, fosse soprannominato «anno del trapianto»: in meno di un anno ne furono eseguiti più di sessanta, non solo in Sudafrica, ma anche in Europa, Stati Uniti, India e Venezuela. È invece meno noto che Washkansky morì 18 giorni dopo il trapianto, così come molte altre persone che furono sottoposte ai primi trapianti di cuore non sopravvissero a lungo. L’incidenza delle morti portò, dopo l’iniziale entusiasmo, a realizzare pochi trapianti di cuore negli anni Settanta: diventarono comuni solo nel decennio successivo.
Tutta la storia è raccontata bene in un capitolo di The Matter of the Heart: A History of the Heart in Eleven Operations di Thomas Morris, un saggio divulgativo sulla storia della chirurgia cardiovascolare uscito nel Regno Unito lo scorso giugno. Il libro spiega che negli anni Sessanta i chirurghi cardiaci del mondo non si sarebbero mai aspettati che sarebbe stato Barnard a fare il primo trapianto di cuore: qualcuno arrivò a definirlo un dilettante, non perché non fosse un chirurgo, ma perché non fu lui a fare le ricerche che resero possibili i trapianti. Ma andiamo con ordine.

La prima pagina della Stampa Sera del 4 dicembre 1967 (Archivio storico della Stampa)

Come avvenne il primo trapianto di cuore
L’operazione avvenne all’ospedale Groote Schuur di Città del Capo. Barnard non aveva mai fatto esperimenti di trapianti di cuore sugli animali, ma conosceva il lavoro dei chirurghi che in quegli anni li stavano facendo (Norman Shumway, Richard Lower e Adrian Kantrowitz, soprattutto) perché aveva studiato per qualche anno negli Stati Uniti. Da qualche tempo aveva deciso di provare a fare l’operazione, aveva individuato Washkansky come paziente candidato e aveva ottenuto dalla direzione dell’ospedale di essere informato non appena fosse arrivato un cuore adatto per lui. Quando fu accertato che le ferite alla testa di Denise Darvall avevano messo fine alla sua attività cerebrale, il suo cuore fu giudicato adatto.
Washkansky fu portato in sala operatoria 50 minuti dopo la mezzanotte del 3 dicembre. Fu anestetizzato e collegato a una macchina cuore-polmone, cioè a uno di quei dispositivi che servono per garantire la sopravvivenza dei pazienti chirurgici sostituendo temporaneamente le funzioni del cuore e dei polmoni nella circolazione. Nella stanza attigua c’era il corpo di Denis Darvall, il cui cuore continuava a battere grazie a un respiratore artificiale. Alle 2.20 Barnard finì di preparare Washkansky per l’intervento e disse a suo fratello, Marius Barnard, a sua volta chirurgo, di spegnere il respiratore attaccato al corpo di Darvall; dopo 12 minuti il cuore della giovane donna smise di battere, il suo petto fu aperto e il corpo collegato a un’altra macchina cuore-polmone per preservare gli organi destinati ad altri trapianti. Barnard estrasse il cuore di Darvall e lo trasportò nella sala operatoria in cui si trovava Washkansky in un contenitore in cui c’era una soluzione che lo tenne al freddo. Poi nel cuore fu infuso il sangue di Washkansky, un modo per renderlo compatibile con il corpo dell’uomo." SEGUE >>>

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