domenica 9 luglio 2017

Gentiloni a mani vuote: dal G20 niente sanzioni sul traffico di migranti - IlGiornale.it

Gentiloni a mani vuote: dal G20 niente sanzioni sul traffico di migranti - IlGiornale.it: "In sede di G20, ha argomentato davanti ai giornalisti il premier italiano, l'argomento «non era centrale», e «alla fine si è accettato il tipico linguaggio Onu su questo tema». Dunque a trattare la questione migratoria «in un'ottica globale, non del Mediterraneo centrale. Stiamo parlando - ha sottolineato Gentiloni - di 50 milioni di sfollati e rifugiati nel mondo». Il premier ha promesso di tornare presto a richiamare i partner europei «alla responsabilità di un'azione più solidale». Lo farà già mercoledì con il presidente francese Macron, che vedrà a Trieste al vertice sui Balcani: «Non mi aspetto conversioni, ma spero che ci siano dei passi avanti, perché finora sono stati insufficienti».

Ma cosa c'è effettivamente scritto nel documento finale del G20 in tema di immigrazione? Anzitutto, si «sottolinea il diritto sovrano degli Stati di gestire e controllare i loro confini e di stabilire politiche che vadano nel loro interesse nazionale e per la sicurezza nazionale» (non esattamente la priorità di questo governo italiano); segue il richiamo «all'importanza che i rimpatri e la reintegrazione dei migranti che non abbiano i requisiti per restare siano sicuri e umani» (ma ciò che a livello europeo viene rimproverato all'Italia è proprio di non procedere con i rimpatri).

Infine, nel testo viene espresso l'impegno a «contrastare il traffico di migranti e il traffico di esseri umani», ma senza prevedere misure specifiche contro i trafficanti. Anche questo, a ben vedere, è deludente per l'Italia, ma non è a noi che se ne può dare la colpa: il rifiuto di sanzionare i trafficanti di esseri umani è stato infatti voluto dalla Cina (che risulta essere tra i principali complici di questi crimini), appoggiata dalla Russia che con Pechino sta costruendo un rapporto privilegiato in antagonismo con gli Stati Uniti.

Sul tema dei migranti si è espresso ieri anche papa Francesco, che in un colloquio con il giornalista Eugenio Scalfari ha paventato il formarsi di «alleanze assai pericolose tra potenze che hanno una visione distorta del mondo: America e Russia, Cina e Corea del Nord, Putin e Assad nella guerra di Siria. Noi abbiamo come problema principale e purtroppo crescente nel mondo d'oggi - ha detto Bergoglio - quello dei poveri, dei deboli, degli esclusi, dei quali gli emigranti fanno parte (...) Ecco perché il G20 mi preoccupa. Colpisce soprattutto gli immigrati di Paesi di mezzo mondo e li colpisce ancor più col passare del tempo».

Per quanto riguarda gli altri grandi temi trattati ad Amburgo, si è confermato il totale isolamento americano sulla questione del clima (Macron ha annunciato una nuova conferenza internazionale sulla questione il prossimo 12 dicembre), mentre un apparente compromesso è stato faticosamente raggiunto in tema di commercio mondiale: una generica condanna delle politiche protezionistiche, un po' annacquata rispetto a quella espressa al G7 di Taormina, ha fatto da foglia di fico alle divergenze che separano soprattutto gli americani dal resto del mondo.

Quanto a Putin e Trump, hanno enfatizzato la buona riuscita del loro colloquio di venerdì. Il presidente russo ha assicurato alla Germania che non interferirà nelle elezioni tedesche di settembre. Tanto, sanno già tutti chi le vincerà."

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