sabato 28 gennaio 2017

"Giustizia al collasso": l'allarme del Procuratore. Botta e risposta Orlando-Davigo / FOTO - Cronaca

"Giustizia al collasso": l'allarme del Procuratore. Botta e risposta Orlando-Davigo / FOTO - Cronaca: "Milano, 28 gennaio 2017 - "Giustizia al collasso" è questo il grido d'allarme del Procuratore generale di Milano, Roberto Alfonso, nella relazione per l'inaugurazione dell'anno giudiziario. Pur "apprezzando davvero gli sforzi del Ministro della Giustizia, Orlando" così "stando le cose, l'Amministrazione della giustizia resta al collasso", si legge, per le "vacanze degli organici del personale amministrativo. Invochiamo - scrive il Pg - un intervento urgente e serio del Governo affinché esso adotti tutti i provvedimenti necessari per il buon funzionamento della Giustizia". Al Tribunale di Milano c'era lo stesso ministro Andrea Orlando: "Credo - ha detto - che sia possibile riconoscere una significativa inversione di marcia", sul tema degli organici nella giustizia. Nella stessa sede, il titolare del dicastero ha annunciato la volontà, citando Verri e Beccaria, di voler introdurre presto il reato di tortura nel codice penale (LEGGI).

IL MINISTRO - Orlando ha sottolineato che sulla scopertura degli organici che ha messo "in serio pericolo la tenuta del sistema" giudiziario "oggi la tendenza è invertita". Il ministro, replicando alle denunce e lamentele dei vertici degli uffici milanesi e non solo, ha spiegato che "1820 sono le immissioni previste entro marzo", 1600 i dipendenti già arruolati e 3.300 le assunzioni ordinarie "che si aggiungeranno nel giro di un anno. Il totale - ha proseguito - supera le 5.100 unità. Ciò comporterà l'ingresso nei ranghi dell'amministrazione di risorse giovani". Inoltre il Guardasigilli ha precisato, tra l'altro, che 4 mila è il numero di stagisti e tirocinanti già operanti negli uffici giudiziari. "Credo che sia possibile riconoscere in questi numeri - ha aggiunto - una decisa e significativa inversione di marcia rispetto al passato". Infine ha ricordato che l'organico della magistratura ha visto nell'ultimo triennio l'ingresso di 1100 unità.

L'AFFONDO DI DAVIGO - Il presidente dell'Anm Davigo, che è stato anche applaudito nel suo intervento nell'aula magna del tribunale di Milano, dopo aver spiegato di essere emozionato per essere tornato "in quella che è stata la mia casa per 25 anni", ha parlato della "sofferenza" per la sua non partecipazione all'inaugurazione dell'anno giudiziario in Cassazione. "Ma quando sono in discussione principi - ha chiarito il presidente dell'Anm - non si media".

L'ex pm del pool Mani Pulite, infatti, ha ricordato che "il governo ha mandato a casa 450 magistrati con lo slogan 'Largo ai giovani", senza prevedere "un'adeguata temporizzazione" delle uscite, ma poi ha fatto "prima una proroga per gli uffici direttivi e poi un'altra proroga". Con questi interventi, a detta di Davigo, in pratica "il governo decide chi fa il giudice e l'Anm ha deciso di non accettare questo. I magistrati prorogati sono di sicuro i migliori, ma se passa il principio che il governo può scegliere in futuro potrebbe scegliere i peggiori». E poi si è rivolto direttamente al ministro Orlando, prima dicendo che il Guardasigilli nel suo intervento «ha volato alto e l'ho apprezzato, ma mi sarei aspettato anche un colpo d'ala», e poi dicendogli: "Io certamente non voglio essere ricordato come il presidente dell'Anm che ha abdicato sulla difesa dell'indipendenza della magistratura, signor ministro spero che lei non voglia essere ricordato come quello che ha provato a violarla". 

"NO CORPORATIVISMO" - "È un'insidia che i singoli soggetti della giurisdizione reagiscano alle difficoltà ripiegando in una dimensione corporativa, tentando di salvaguardare le proprie ragioni attraverso la delegittimazione di quelle degli altri e la finale delegittimazione di tutto il sistema". È il messaggio che il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha voluto lanciare alle toghe nel corso del suo intervento all'inaugurazione dell'Anno giudiziario a Milano. Orlando ha sottolineato il tentativo perseguito dal governo negli ultimi anni di salvaguardare il buon funzionamento della giustizia con "l'ostinata ricerca del dialogo e del confronto". "Io voglio dire questo, non credo che si stia attentando all'autonomia della magistratura perché si modifica l'età pensionabile, perché allora non mi saprei spiegare perché l'Anm non ha protestato quando si decise a suo tempo di portare l'età pensionabile da 70 a 75 anni".

MAFIA - Le infiltrazioni di una "organizzazione criminale", che avrebbe agito per "agevolare l'associazione mafiosa denominata 'Cosa Nostra'", nei lavori di 'Fiera Milano spa' sono un fatto "assai grave per la città di Milano", scrive Alfonso. La relazione verrà letta in mattinata dal magistrato che, dunque, nel suo intervento fa un riferimento specifico alla recente inchiesta della Dda milanese su Fiera Milano. Nella sua relazione il Pg dedica un capitolo alla "criminalità organizzata nel distretto di Milano", segnalando anche che nel caso di una cosca di 'ndrangheta operante a Lecco, come documentato da un'altra indagine della Dda, i clan hanno fatto "ricorso all'attività corruttiva per condizionare atti dell'amministrazione comunale". Metodo corruttivo che, a detta del Pg, "non è una rinuncia al tradizionale metodo mafioso ma è una modalità di esso più raffinata". E per contrastare la corruzione non basta solo l'azione "repressiva ma occorre agire diffusamente sul piano culturale per inculcare alle giovani generazioni il senso del rispetto della res pubblica"."SEGUE >>>


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