mercoledì 21 dicembre 2016

Sarà Angela Merkel la nuova leader del mondo libero?

Sarà Angela Merkel la nuova leader del mondo libero?: "Angela Dorothea Merkel, nata Kasner, è alla guida della Germania dal 22 novembre del 2005. Sono stati 11 lunghi anni durante i quali è successo di tutto e di più: l'impegno tedesco in campo internazionale e la crisi economica, la ripresa del treno tedesco e le nuove politiche industriali, la creazione del superwelfare tedesco e la crisi europea di Grecia, Spagna e Italia, la guida, de facto, dei destini del vecchio continente. Ma sarà capace di diventare "la leader del mondo libero"?

Merkel incarna l'immagine dell'amministratrice dal curriculum perfetto: Ministro delle Donne e della Gioventù in gioventù, tra il 1991 e il 1994, Ministro dell'Ambiente fino al 1998, Presidente dell'Unione Cristiano Democratica (CDU) dal 10 aprile del 2000 – quando ha 'soffiato' la guida del grande partito di maggioranza tedesco al sopravvissuto Wolfgang Schauble, divenuto poi suo Ministro delle Finanze – Cancelliera federale della Germania ininterrottamente dal 2005, periodo durante il quale è stata Presidente del Consiglio Europeo per i primi sette mesi del 2007. Merkel vive le stanze del potere tedesco da molto prima del cancellierato e si è formata politicamente nella DDR durante la guerra fredda, con il padre pastore della chiesa di Quitzow mentre lei militava nella gioventù socialista, e fu portavoce dell'ultimo governo della Repubblica Democratica Tedesca guidato da Lothar de Maiziére. Poi è entrata al Bundestag, il Parlamento tedesco, per restarci: era il 1990.

Sono quindi 27 anni che Angela Merkel fa politica ad alto livello, in Germania. Il Paese è suo, per buona parte di ciò che è oggi la grande Germania Merkel ha fatto sentire la sua opinione, la sua influenza, le sue battaglie. Conosce i tedeschi e i tedeschi la conoscono ma il Paese non è più quello, tagliato con l'accetta, che esultò alla caduta del Muro nel 1989: oggi la Germania è una delle prime cinque economie mondiali e la prima economia in Europa, ha un export superiore a quello della Cina (quasi il 9 per cento del Pil), uno dei sistemi di welfare migliore del mondo e una capacità invidiabile di assorbire la forza lavoro straniera, qualificata e meno qualificata. Sotto il punto di vista militare oggi è superiore alla Gran Bretagna e alla Francia ma impiega meno unità in campo internazionale, garantendo una deterrenza de facto lungo i confini orientali dell'Unione Europea, è stata capace di assorbire oltre un milione di stranieri in pochi anni e, ancora oggi, rappresenta la El Dorado del fare, del lavoro, della vita semplice. È innegabile che con la fine del mandato presidenziale di Obama, dall'altra parte dell'Atlantico, la Germania si candidi ufficialmente ad essere la guida del mondo libero.

Questo significherebbe che Angela Merkel sarebbe la leader del mondo libero: è veramente pronta per farlo?

L'investitura, scrive il Time Magazine, le sarebbe stata data direttamente da Barack Obama, che ha trascorso molto tempo a parlare con lei “preparandola” ad un'eventuale vittoria di Donald Trump, puntualmente avvenuta: un passaggio del testimone? Vero è che Obama, negli anni, ha sempre definito la Germania “il più importante alleato degli Stati Uniti all'estero” ed altrettanto vero è che Merkel ha il curriculum e l'esperienza per aspirare ad un ruolo del genere. Ma ha anche l'agibilità politica per farlo?

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La verità è che oggi Angela Merkel sembra più preoccupata a mantenere il potere nel Paese e ad evitare quella che si prospetta essere una vera, nuova, “svolta a destra” della Germania: il 2017 sarà l'anno della prova più ardua per la Cancelliera e i mesi che la separano dalle elezioni sono ancora tanti per fare previsioni serie. Potrebbe logorarsi definitivamente, e cadere trascinando con sé tutta la CDU, o risorgere come l'araba fenice diventando una dei leader più longevi del mondo: ci sono parecchi adolescenti tedeschi che non hanno mai visto governare nessun altro.

La risposta del governo dopo l'attentato di Berlino sarà molto importante per orientare alla scelta l'elettorato tedesco e dimostrerà al mondo l'effettiva capacità di Angela Merkel di sostenere quei valori liberali essenziali per l'occidente: ci provò la scorsa estate, aprendo le porte ai migranti provenienti dalla Siria in quella che fu un'operazione di marketing e un trionfo di leadership morale di fronte agli occhi del mondo. Bastò quello, nel 2015, a renderla “Person of the Year” della rivista Time. Ma le cose sono molto più complesse di così, i pesi e i contrappesi della politica nascondono insidie che nell'età moderna possono diventare scogli insormontabili: per quella scelta infatti Merkel è stata molto criticata in Germania e le critiche più dure sono arrivate dall'interno del suo stesso partito, la CDU, sublimando e traboccando. Molti dei suoi sostenitori di un tempo oggi votano (o vorrebbero votare) il partito di estrema destra Alternative Fur Deutscheland (AFD), uscito vincitore nell'ultima tornata elettorale locale anche in quel Brandeburgo dove Merkel è cresciuta, come donna e come politico." SEGUE >>>

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