sabato 11 ottobre 2014

«Matrimonio, vocazione per la vita» | Chiesa | www.avvenire.it

«Matrimonio, vocazione per la vita» | Chiesa | www.avvenire.it: "In otto Congregazioni generali, da lunedì 13 a venerdì 10, il Sinodo dei vescovi ha registrato ben 181 interventi, a cui si devono aggiungere gli 80 avvenuti nelle ore di dibattito libero. Queste certificano più di ogni discorso l’ampio dibattito – i padri sinodali sono infatti 191 – che ha caratterizzato la prima settimana delle assise convocate da papa Francesco per discutere delle sfide pastorali sulla famiglia. Sui contenuti dell’ultima riunione dedicata agli interventi dei padri sinodali, quella di giovedì pomeriggio, ha riferito venerdì il "portavoce" vaticano padre Federico Lombardi. Molteplici gli argomenti. 

Preparazione al matrimonio.
A questo riguardo si è tornati a ribadire l’importanza di una adeguata preparazione, poiché la sua celebrazione sembra ridursi sempre più alla dimensione sociale e giuridica, invece che religiosa e spirituale. Il percorso preparatorio - è stato notato - spesso viene percepito dai nubendi come un’imposizione, un compito da assolvere senza convincimento e risulta essere troppo breve. Poiché, invece, il matrimonio è una vocazione per la vita, la sua preparazione dovrebbe essere lunga ed approfondita, come avviene per la vita religiosa.

Processi matrimoniali.
Sullo snellimento delle procedure per verificare la nullità del vincolo, è stata ricordata la Commissione speciale di studio per la riforma del processo matrimoniale canonico, da poco istituita da papa Francesco, ed è stato poi auspicato il raggiungimento di una procedura più semplice, purché una ed unica per tutta la Chiesa. Nello specifico, sulla doppia sentenza conforme conseguente all’obbligatorietà dell’appello, inoltre, ci si è chiesti se sia possibile ipotizzare di lasciare al discernimento del vescovo la determinazione di ricorrere o meno in appello. Al contempo, si è auspicata una maggiore presenza di giudici laici opportunamente preparati, in particolare anche donne, nei Tribunali ecclesiastici."


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