«Nella vecchiaia la sapienza» | Commenti | www.avvenire.it: "«"Tu sei la mia sveglia" disse il ragazzo. "La mia sveglia è l’età" disse il vecchio». Il vecchio Santiago e il ragazzo Manolin ne Il vecchio e il mare di Hemingway hanno bisogno l’uno dell’altro. Come fossero un’unica cosa, i loro desideri e le loro speranze s’intrecciano. Il vecchio Santiago e il ragazzo che non vuole andare per mare senza il suo navigato maestro, sono archetipi di quel filo sottile e profondo che lega memoria e futuro, generazioni distanti in unica vita. Testimoni inconsapevoli di quel vincolo che tenace solca il tempo, attraversa ogni cultura e fedi religiose e sopravvive tenero e testardo in barba alle crisi familiari, sociali e a ogni odierna «cultura dello scarto». È il filo nascosto che resiste ancora a questa devastante «dittatura dello scarto» che produce «avanzi della convivenza sociale» e implacabile riduce a pezzi la vita, costringendo a lasciare in piedi solo smemorati utili, produttivi funzionali al dio del mercato globale, come fanno le guerre.
Esempi, tuttavia, di quel legame generazionale positivo continuano ad affiorare, come di recente è successo con un noto calciatore della Roma, che ha attirato l’attenzione di tutti quando, dopo il gol, è salito di corsa sugli spalti della tribuna per abbracciare sua nonna. Ma un altro spiazzante esempio ci era già calato addosso dalla Cattedra di Pietro, quando nel primo discorso ai cardinali, il neoeletto Papa Francesco non esitò a citare la sua, di nonna. E più tardi la nominò nuovamente facendo comprendere come essa abbia lasciato in lui «una forte impronta umana e spirituale».
Lo fece attraverso il ricordo di alcuni versi di Hölderlin scritti dal poeta tedesco in occasione del compleanno della nonna: «Una lirica che è di grande bellezza, e che a me ha fatto anche tanto bene spiritualmente» ha affermato Francesco."
Esempi, tuttavia, di quel legame generazionale positivo continuano ad affiorare, come di recente è successo con un noto calciatore della Roma, che ha attirato l’attenzione di tutti quando, dopo il gol, è salito di corsa sugli spalti della tribuna per abbracciare sua nonna. Ma un altro spiazzante esempio ci era già calato addosso dalla Cattedra di Pietro, quando nel primo discorso ai cardinali, il neoeletto Papa Francesco non esitò a citare la sua, di nonna. E più tardi la nominò nuovamente facendo comprendere come essa abbia lasciato in lui «una forte impronta umana e spirituale».
Lo fece attraverso il ricordo di alcuni versi di Hölderlin scritti dal poeta tedesco in occasione del compleanno della nonna: «Una lirica che è di grande bellezza, e che a me ha fatto anche tanto bene spiritualmente» ha affermato Francesco."
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