domenica 28 settembre 2014

Club Unesco: il 2/10 si presenta il volume “Gli Dèi Propizi” du Palazzo-Pavolini | Brundisium.net – Brindisi

Club Unesco: il 2/10 si presenta il volume “Gli Dèi Propizi” du Palazzo-Pavolini | Brundisium.net – Brindisi: "Il Club Unesco di Brindisi in collaborazione con il Museo Archeologico “F.Ribezzo” e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, in linea con le campagne estensive dell’Unesco destinate alla salvaguardia di siti e monumenti che appartengono al patrimonio storico-culturale, presenta il 2 Ottobre 2014 alle ore 17.30, nella sede del museo, il volume “GLI DÈI PROPIZI La Basiica Hilariana nel contesto dello scavo dell’Ospedale Militare Celio (1987-2000), a cura di Paola Palazzo e Carlo Pavolini. EDIZIONI QUASAR.
La manifestazione rientra nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritta dalla Provincia di Brindisi con alcune associazioni culturali locali al fine di potenziare la fruizione del Museo Archeologico “F.Ribezzo
”.
 
L’obiettivo di questo libro è presentare i principali risultati di un’importante indagine condotta dalla Soprintendenza Archeologica di Roma entro il Policlinico Militare Celio, fra il 1987 e il 2000. L’indagine s’inquadrò nell’ambito degli interventi di archeologia preventiva, perché si trattò di conciliare il progetto di ammodernamento dell’ospedale ottocentesco con le esigenze di conoscenza e di tutela di un sottosuolo che si rivelò ricchissimo di preesistenze di età romana; ma fu anche un’indagine di archeologia stratigrafica urbana, perché nel cantiere dell’Ospedale vennero fatte proprie quelle strategie di ricerca che negli anni Ottanta si dispiegavano a Roma in tante altre esperienze di vasta portata: basti ricordare gli scavi di Via della Consolazione, della Crypta Balbi, della Meta Sudans, dei Fori Imperiali.
Il volume ha l’ambizione di rappresentare l’edizione definitiva degli esiti delle indagini in alcuni settori del Policlinico Militare del Celio. E di tali settori si descrivono non solo le strutture e le fasi edilizie, ma anche i reperti: i marmi e le decorazioni architettoniche, i manufatti di pregio (l’area era sede di ricche dimore patrizie) così come quelli di uso comune: la ceramica, le monete, i vetri, i laterizi, gli scarti di officina e così via."


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