@ - La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha pubblicato sul suo canale Telegram un messaggio in cui collega il crollo della Torre dei Conti, ai Fori Imperiali di Roma, al sostegno italiano all’Ucraina.
La provocazione di Mosca sul crollo della Torre dei Conti
«Finché il governo italiano continuerà a sprecare inutilmente i soldi dei contribuenti, l’Italia crollerà, dall’economia alle torri», ha scritto Zakharova, aggiungendo che secondo i dati del ministero degli Esteri italiano «il sostegno italiano all’Ucraina, compreso l’aiuto militare e in contributi versati attraverso i meccanismi Ue, ammonta a circa 2,5 miliardi di euro». Il post è stato pubblicato mentre i vigili del fuoco erano ancora impegnati nei soccorsi per estrarre un operaio rimasto intrappolato tra le macerie del monumento.
La portavoce del Cremlino non è nuova a dichiarazioni di questo tipo. Nei mesi scorsi aveva attaccato duramente Sergio Mattarella, commentando un suo discorso a Marsiglia. All’epoca lo aveva accusato di pronunciare «invenzioni blasfeme», ricordando che «l’Italia è stato il Paese dove è nato il fascismo» e definendolo «il presidente di un Paese che storicamente è stato tra quelli che hanno attaccato il nostro Paese». Uno dei tanti attacchi che poi Zakharova ha perpetrato nei confronti del Capo dello Stato, senza lasciarsi scappare anche delle critiche alla Farnesina.
Il Pd: «Parole inaccettabili, venga convocato l’ambasciatore russo»
La capogruppo del Partito democratico alla Camera, Chiara Braga, ha definito le frasi della portavoce «inaccettabili, stupide e volgari». In una nota, Braga ha aggiunto che le dichiarazioni risultano «tanto più gravi mentre i soccorritori – a cui va il nostro ringraziamento – ancora stanno scavando per tirare fuori dalle macerie un operaio». La deputata ha quindi invitato il ministro degli Esteri a convocare l’ambasciatore russo «per esprimere lo sdegno del nostro governo e di tutti i cittadini per affermazioni ciniche che manifestano solo l’intolleranza e la violenza di un regime autoritario e aggressivo».
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