lunedì 15 settembre 2025

La Russia schiera i missili Iskander ai confini della Nato, capitali europee a rischio attacco: ecco quali e dove sono posizionati

@ - Che l'esercitazione congiunta di Russia e Bielorussia ai confini della Nato fosse solo un pretesto per una nuova provocazione? Mosca ha posizionato i sistemi missilistici Iskander-M nella regione di Kaliningrad durante l'operazione militare Zapad-2025, come ricostruito dal sito militare United-24. La minaccia è reale, perché sono armi che, dove sono state portate, possono colpire diversi paesi dell'Alleanza.

La Russia schiera i missili Iskander ai confini della Nato, capitali europee a rischio attacco: ecco quali e dove sono posizionati© - licenza temporanea -

Dove sono stati posizionati
Il 13 settembre almeno due lanciatori che trasportavano missili balistici 9M723 sono stati avvistati sull'autostrada E28 nei pressi di Kudryavtsevo, a circa 35 chilometri dal confine polacco. Secondo quanto riportato da Defense Express, è il gruppo OSINT “CyberBoroshno” ha geolocalizzato il dispiegamento e ha confermato che i sistemi erano diretti verso ovest, verso la Polonia.

I Paesi sotto minaccia
Il missile 9M723 ha una gittata massima stimata di 500 chilometri. Questo vuol dire che potrebbe colpire gran parte della Lituania, compresa Vilnius, la Lettonia con Riga, e circa un terzo dell'Estonia. Ma la Polonia, compresa Varsavia, rientra nel raggio d'azione, così come alcune parti della Germania, l'isola di Bornholm in Danimarca e la Svezia meridionale. Berlino e Stoccolma restano a poco meno di 100 chilometri dalla portata del missile.

Il Messaggero
Le immagini delle esercitazioni militari russe "Zapad-2025"
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Il video
Il filmato che mostra i missili trasportati lungo l'autostrada è stato pubblicato da Clash Report. Nella clip si vedono i lanciatori Iskander a Kaliningrad, che i ricercatori OSINT avevano identificato come diretti verso Varsavia e Lublino. La Russia, come ricorda Defense Express, ha inizialmente dislocato temporaneamente i sistemi Iskander a Kaliningrad nel 2007. Mentre il dispiegamento permanente è iniziato nel 2018, dopo il riarmo della 152ª Brigata missilistica. Le ragioni? Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov aveva giustificato la mossa come una risposta a quelle che Mosca definì "azioni distruttive della NATO".

La minaccia
Gli analisti sottolineano che la mobilità dell'Iskander ne complica il rilevamento e ne consente un rapido riposizionamento. La Nato non ha tardato a muoversi, dopo l'invasione su vasta scala dell'Ucraina ha elaborato piani di emergenza per neutralizzare le minacce provenienti da Kaliningrad.

«La Russia ci pone di fronte a una sfida in termini di massa e velocità - ha detto il generale Christopher Donahue del Comando Europeo degli Stati Uniti -, e abbiamo sviluppato soluzioni che ci consentono di contrastare efficacemente questa minaccia».

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