@ - Un destino segnato, quello di papa Francesco. O almeno così sembra a guardare oggi, nel giorno del suo funerale, la tessera con cui il Pontefice era socio della sua squadra del cuore, il San Lorenzo de Almagro.
Papa Francesco, l'assurda coincidenza sulla tessera del San Lorenzo: il numero da tifoso rivelava già l'età e l'ora della morte© Redazione
«Non è mai stato solo uno di noi ed è sempre stato uno di noi», lo ha salutato la sua squadra del cuore. «Cuervo da bambino e da uomo... Cuervo da sacerdote e cardinale... Cuervo anche da Papa... Ha sempre trasmesso la sua passione per il 'Ciclón': quando andava al vecchio 'Gasómetro' a vedere la squadra del '46, quando cresimava Angelito Correa nella cappella della Ciudad Deportiva, quando riceveva le visite del Barcellona in Vaticano, sempre con totale felicità... Membro n. 88235». La coincidenza non è sfuggita ai più attenti: Francesco è morto a 88 anni, alle 2.35 del mattino, ora argentina (le 7.35 in Italia).
Un Papa tifoso
L'amore di Francesco per il San Lorenzo de Almagro, la squadra dei 'corvi', è noto. «Quando è diventato Papa Francesco, quando è stato nominato Papa, ha manifestato al mondo il suo amore per il 'Ciclón' in ogni modo possibile. Si è commosso in ogni visita del Barcellona, dopo la vittoria della Libertadores, con l'amichevole a Roma e nell'ultima, quando gli è stato chiesto il permesso di intitolare il nuovo stadio di Boedo a lui. Da San Lorenzo, oggi salutiamo Papa Francesco, grazie e arrivederci. Insieme per l'eternità», ha sottolineato il club in una nota.
Ma nella storia di Jorge Bergoglio, ragazzo argentino e sacerdote tra la gente di strada, non c'è solo l'amore per il San Lorenzo; ci sono anche giornate passate con campioni assoluti come Maradona, feste con piccoli praticanti, messaggi continui sul valore unificante dello sport, un'amichevole tutta per lui tra l'Argentina di Messi e l'Italia di Balotelli. E poi il lancio dell'Athletica Vaticana, la squadra che sogna di andare alle Olimpiadi. Un rapporto speciale, quello tra lo sport e Papa Francesco. Se accadrà, il merito sarà stato, anche e soprattutto, di Jorge Bergoglio.
«Gli intitoleremo il nuovo stadio»
Ci duole l'anima - ha scritto sul suo sito il San Lorenzo dopo la morte di Francesco - Papa Francesco ha lasciato questo mondo, ma non lascerà mai i nostri cuori. Socio onorario del nostro club, la sua passione per il San Lorenzo ci ha sempre commosso in modo speciale e ora ci unisce nelle preghiere per la sua anima. Fin da bambino i colori 'azulgrana' lo avevano affascinato, per mandato familiare: suo padre Mario José praticava il basket in Avenida La Plata (l'impianto del San Lorenzo, che è una polisportiva ndr). Così aveva imparato ad amare 'el Ciclon' e si era goduto il vecchio Gasometro (lo stadio, ndr), sede di quella squadra emblematica, campione nel 1946, che in attacco aveva Armando Farro, René Pontoni e Rinaldo Martino. La sua passione per René non aveva uguali». Si tratta appunto del 'bomber', Pontoni, di quel San Lorenzo che, come detto più volte dallo stesso Bergoglio, era stato l'idolo del futuro Papa quando era bambino.
«Sempre vicino al nostro club - continua la nota -, aveva celebrato la Messa nella cappella della Ciudad Deportiva, somministrando la Comunione a vari nostri ragazzi, fra i quali Angelito Correa (campione del mondo 2022, ndr). E ogni volta ci ha festeggiato con gioia quando, in questi anni, ci ha ricevuto in Vaticano. L'anno scorso aveva ricevuto il nostro presidente Marcelo Moretti che gli aveva proposto ufficialmente che il nostro futuro stadio in Avenida de la Plata venisse chiamato 'Papa Francesco'. Emozionato, il Santo Padre aveva accettato senza il minimo dubbio».
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