@ - Sui social cinesi qualcuno ha collegato l’assenza del ministro a una storia extraconiugale con una giornalista cinese, ma per il governo si tratta di «problemi di salute»
Il ministro degli Esteri cinese Qin Gang, 57 anni, non si vede in pubblico dal 25 giugno. Diversi appuntamenti internazionali sono stati cancellati da Pechino senza spiegazioni.
Dopo settimane di silenzio e speculazioni varie, di fronte a una domanda diretta durante il briefing quotidiano alla stampa internazionale, il portavoce della diplomazia mandarina solo l’11 luglio ha detto che l’assenza era dovuta a «ragioni di salute». Ma quella risposta poi non è stata riportata nella trascrizione ufficiale della conferenza stampa. Perché? Sui social cinesi circolano voci secondo le quali il ministro Qin Gang, entrato in carica a dicembre dopo essere stato ambasciatore a Washington, è uscito di scena dopo essere stato coinvolto in una storia extramatrimoniale con una giornalista cinese della Phoenix Tv di Hong Kong. La donna, Fu Xiaotian, doppia laurea a Pechino e a Cambridge, ha condotto per anni «Talk with World Leaders», una serie di interviste con politici mondiali. E l’anno scorso volò a Washington per aggiungere alla sua collezione Qin Qang, allora ambasciatore negli Stati Uniti.
Tutto normale e molto professionale.
Ma ora sui social cinesi qualcuno ha collegato la scomparsa di sua eccellenza Qin con Fu. Lo scorso novembre la giornalista ha avuto un figlio, senza rivelare il nome del padre. Il tam tam dei social ha osservato che l’intervista era stata realizzata nel marzo precedente: quasi nove mesi prima della nascita. Solo un pettegolezzo. Ma lo scorso marzo, quando il ministro degli Esteri fu promosso al rango di Consigliere di Stato a Pechino, Fu Xiaotian sul suo profilo social postò un commento criptico, con la foto del suo bambino: «Riunione conclusa con successo». Quelle parole sono state lette come congratulazioni al potente Qin Gang. Ma perché aggiungere il neonato? Un altro particolare: da settimane la anchorwoman Fu Xiaotian non compare in tv. Naturalmente è possibile che sia in aspettativa per maternità.
Ufficialmente il ministro ha problemi di salute. Bisogna stare alla dichiarazione di Pechino e rispettare la sua privacy. Ma la storia rosa shocking con il sospetto di un «affare extraconiugale» è finita sui giornali internazionali, partendo da Taiwan, passando per l’agenzia di notizie giapponese Kyodo, la Voice of America, il Times britannico. I politologi osservano che è un po’ strano. Il Ministero degli Esteri potrebbe mettere a tacere le voci semplicemente attribuendo al ministro malato un messaggio di auguri a un Paese straniero, o qualcosa di simile.
Invece, l’11 luglio la dichiarazione del portavoce sui «problemi di salute» di Qin Gang non è stata inserita nella trascrizione del briefing per la stampa. Il giorno dopo un giornalista straniero ha chiesto perché: «Ci può aggiornare sulle condizioni del ministro? Non avete messo la risposta di ieri perché avete ritirato quella affermazione?». Il funzionario è sembrato in imbarazzo, ha fissato per alcuni secondi il suo blocco degli appunti. Poi ha osservato: «Debbo correggerla, non abbiamo mai detto che il nostro resoconto scritto del briefing è integrale. Così come voi ci fate un sacco di domande ogni giorno e poi non pubblicate tutte le nostre risposte, anche noi decidiamo che cosa mettere nel nostro comunicato scritto. Non c’è niente da aggiungere. Prossima domanda?».
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