domenica 14 maggio 2023

Allarme Usa: “L’Ucraina voleva colpire in Russia”, sarebbe scoppiata una guerra mondiale?

@ - L’Ucraina avrebbe pianificato di colpire i territori russi. Piano che non è stato mai attuato ma che avrebbe condotto alla Terza guerra mondiale. Ecco cosa è emerso da alcuni leak del Pentagono.


L’Ucraina aveva pianificato di attaccare i territori della Russia. È questo ciò che emerso da alcuni leak - fuoriuscita di notizie - del Pentagono pubblicati dal Washington Post, durante la visita a Roma del presidente ucraino.

Se Volodymyr Zelensky ha saputo conquistare la fiducia della Nato e dell’Occidente, dichiarando di voler impiegare le armi solo per difendersi - e mai attaccare la Russia - nei report del Washington Post emergerebbe un nuovo lato del presidente. Leggendo le carte segrete del Pentagono emerge uno Zelensky dall’istinto “aggressivo”, ben diverso da quell’immagine del calmo e “stoico” presidente che affronta la “brutale” invasione russa.

Mentre gli alti funzionari di Kiev avrebbero a lungo discusso di una controffensiva contro il Cremlino, il loro leader avrebbe proposto diversi piani per attaccare la Russia, ad esempio occupando alcuni villaggi per far leva su Mosca, ma non solo. Altri piani, ben più audaci sono stati progettati dal presidente. Piani che avrebbero potuto condurre a una spirale di violenza senza fine. Ecco quali erano i piani e quali sono stati i rischi sfiorati.

Allarme Usa: “L’Ucraina voleva colpire in Russia”: quali erano i piani di Zelensky
Le carte segrete del Pentagono giunte al Washington Post fanno riferimento ad alcuni incontri avvenuti negli ultimi mesi, durante i quali il presidente Zelensky avrebbe presentato alcuni piani di attacco alla Russia.

Il primo risale a fine gennaio, quando il presidente ucraino aveva presentato la possibilità che Kiev conducesse “attacchi in Russiamentre le truppe invadevano il territorio nemico occupando delle città russe di confine - i cui nomi non stati specificati. Questa mossa avrebbe consentito all’Ucraina di poter esercitare delle leve su Mosca, al momento di un confronto sui tavoli dei negoziati.

Stando invece a quanto proposto dal presidente durante un incontro a febbraio con il generale Valery Zaluzhny, l’Ucraina necessiterebbe di missili di lungo raggio “capaci di raggiungere i dispiegamenti di truppe russe in Russia” e di attaccare alcune località a Rostov, una regione occidentale della Russia.

Infine, a metà febbraio, durante l’incontrando il vicepremier Yuliya Svrydenko, Zelensky aveva suggerito che l’Ucraina facesse esplodere un oleodotto dell’era sovietica Druzhba, oleodotto che rifornirebbe l’Ungheria. Piani questi che mostrerebbero il lato più aggressivo del presidente ucraino, che ha sempre dichiarato all’Europa di voler difendere i territori nazionali e di non voler attaccare mai la Russia.

Ma stando a quanto emerso dal Washington Post avrebbe mentito almeno su carta. Secondo alcuni documenti del Pentagono queste proposte di Zelensky non sarebbero altro che sfoghi e minacce “iperboliche e senza senso” che non hanno mai visto la luce. I piani non sono ancora mai stati realizzati, per fortuna, dato che le conseguenze potrebbero essere devastanti.

Se l’Ucraina avesse attaccato Mosca, sarebbe scoppiata la guerra mondiale? Washington dice di sì
Per fortuna i piani proposti da Zelensky non sono mai stati attuati, anche perché in tal caso si sarebbe potuta sfiorare la Terza guerra mondiale, almeno secondo il Pentagono, con il rischio che il Cremlino rispondesse con armi nucleari.

Sicuramente a preoccupare maggiormente il Pentagono è il nodo dei missili a lungo raggio. Washington ha sempre fornito armi avanzate all’Ucraina ma ha sempre bocciato la richiesta di missili Atacms a lungo raggio, preoccupato dalla possibilità che un attacco ai territori russi possa portare a un’escalation del conflitto su scala mondiale.

In effetti il recente attacco al Cremlino ha rischiato di avvicinare nuovamente il mondo a una guerra nucleare. Lo stesso Pentagono, nelle ore successive all’attacco al Cremlino, ha riferito di ritenere “molto improbabile” che la Russia potesse utilizzare delle armi atomiche.

Minaccia nucleare concreta, specialmente dopo che nei mesi scorsi Vladimir Putin ha firmato un documento di deterrenza nucleare, spiegando che Mosca potrebbe usare armi atomiche in caso di “minacce all’esistenza della Russia” e alla “sovranità e integrità territoriale dello Stato”. E sicuramente un attacco come quello proposto da Zelensky sarebbe stato letto in quest’ottica. I piani di attacco dell’Ucraina - per fortuna non realizzati - avrebbero rischiato di portare il mondo sul baratro di una guerra nucleare e mondiale - nel caso in cui avesse impiegato i missili statunitensi.

Come dimostrano queste carte la situazione nell’Est Europa rimane tesa e anche solo un errore umano potrebbe portare a un conflitto su vasta scala. Nonostante quanto scoperto sui piani di Zelensky, questi sembrano rimanere minacce, e lo provano le decisioni dello stesso presidente che a gennaio avrebbe bocciato il piano di un attacco sotto copertura contro l’esercito russo in Siria. Zelensky sembrerebbe quindi conscio del pericolo e dei rischi che azioni simili potrebbero comportare.

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